Elena Di Liddo, le Olimpiadi sono appena cominciate
La biscegliese ottiene l'obiettivo più realistico nell'individuale. Ora concentrazione sulle staffette, dopo qualche giorno di meritato riposo
lunedì 26 luglio 2021
Non ha deluso le aspettative, anzi, le ha rispettate in pieno e ha fatto sperare nella notte di domenica 25 luglio molti sostenitori biscegliesi e italiani. La prima Olimpiade di Elena Di Liddo è partita davvero col piede giusto, anche se poteva diventare immediatamente speciale con un pizzico di fortuna ed energie in più. La nuotatrice pugliese ha dimostrato ancora una volta (qualora ce ne fosse bisogno) di poter lottare ed essere a stretto contatto con le migliori al mondo, oltre a confermarsi miglior atleta azzurra sui 100 metri farfalla, battendo in entrambe le serie Ilaria Bianchi.
La "delusione" resta se si guardano i tempi della classifica complessiva delle semifinali: con un crono vicino al suo record personale di 57"04, la 27enne avrebbe centrato una storica finale. Magari, se ci fosse stata qualche ora in più di margine per recuperare ulteriormente dalla prestazione nelle batterie, ci sarebbe stato un epilogo diverso. Col senno di poi, Elena è e deve essere consapevole di aver fatto il massimo nella disciplina individuale. Arrivare in semifinale e sfiorare di entrare tra le prime otto era l'obiettivo realistico da porsi ed è riuscita a ottenerlo a pieni voti.
A mente fredda, la tesserata col Centro sportivo Carabinieri e Circolo Canottieri Aniene ha scritto sui propri profili social la riflessione migliore su questo debutto olimpico: «È il sogno che insegui da tutta una vita e finisce che, per chiedere troppo a te stesso, non te lo godi abbastanza». L'esperienza ai giochi olimpici di Tokyo, speriamo ripetibile, insegnerà sicuramente tantissimo alla campionessa biscegliese per poter migliorare ulteriormente dalle prossime gare e bisogna viverla nel giusto modo, senza particolari pressioni, un po' comprensibile dato l'alta posta in palio.
Potrà essere una competizione a cinque cerchi in crescita per la pugliese? Le possibilità e i segnali ci sono tutti. Dopo una preparazione dedicata a questo appuntamento prestigioso, l'azzurra è in una buonissima condizione fisica e può certamente aiutare l'Italia nelle staffette coi "suoi 100 farfalla". Anche nelle occasioni precedenti, Elena Di Liddo si è mostrata sempre sul pezzo, quando si trattava di fare squadra per raggiungere obiettivi importanti, e ha offerto prove anche migliori di quelle dell'individuale. La nazionale non ha mai esitato di puntare su di lei e la 27enne ha sempre risposto "presente".
Qualche giorno di pausa, utilissimo per ricaricare completamente le batterie, e ci si dovrà concentrare sulla 4x100 mista femminile e 4x100 mista mista, per conquistare il pass finale e poi giocarsela fino all'ultimo (magari) per una medaglia.
La "delusione" resta se si guardano i tempi della classifica complessiva delle semifinali: con un crono vicino al suo record personale di 57"04, la 27enne avrebbe centrato una storica finale. Magari, se ci fosse stata qualche ora in più di margine per recuperare ulteriormente dalla prestazione nelle batterie, ci sarebbe stato un epilogo diverso. Col senno di poi, Elena è e deve essere consapevole di aver fatto il massimo nella disciplina individuale. Arrivare in semifinale e sfiorare di entrare tra le prime otto era l'obiettivo realistico da porsi ed è riuscita a ottenerlo a pieni voti.
A mente fredda, la tesserata col Centro sportivo Carabinieri e Circolo Canottieri Aniene ha scritto sui propri profili social la riflessione migliore su questo debutto olimpico: «È il sogno che insegui da tutta una vita e finisce che, per chiedere troppo a te stesso, non te lo godi abbastanza». L'esperienza ai giochi olimpici di Tokyo, speriamo ripetibile, insegnerà sicuramente tantissimo alla campionessa biscegliese per poter migliorare ulteriormente dalle prossime gare e bisogna viverla nel giusto modo, senza particolari pressioni, un po' comprensibile dato l'alta posta in palio.
Potrà essere una competizione a cinque cerchi in crescita per la pugliese? Le possibilità e i segnali ci sono tutti. Dopo una preparazione dedicata a questo appuntamento prestigioso, l'azzurra è in una buonissima condizione fisica e può certamente aiutare l'Italia nelle staffette coi "suoi 100 farfalla". Anche nelle occasioni precedenti, Elena Di Liddo si è mostrata sempre sul pezzo, quando si trattava di fare squadra per raggiungere obiettivi importanti, e ha offerto prove anche migliori di quelle dell'individuale. La nazionale non ha mai esitato di puntare su di lei e la 27enne ha sempre risposto "presente".
Qualche giorno di pausa, utilissimo per ricaricare completamente le batterie, e ci si dovrà concentrare sulla 4x100 mista femminile e 4x100 mista mista, per conquistare il pass finale e poi giocarsela fino all'ultimo (magari) per una medaglia.