Fidelis Andria-Bisceglie, i più e i meno
Prestazione nel complesso positiva del team nerazzurro nonostante il kappaò
lunedì 7 agosto 2017
11.30
La classica sconfitta beffarda e immeritata, maturata in modalità da manuale. Un Bisceglie ottimo e pimpante per oltre 60 minuti ha ceduto alla Fidelis Andria sul terreno di un "Degli ulivi" bollente non certo per la partecipazione di pubblico.
Il caldo asfissiante ha inciso e non poco sulla qualità delle prestazioni dei protagonisti del match.
Il collettivo guidato da Nunzio Zavettieri è piaciuto, nel complesso, per la prestazione ordinata in fase di non possesso e le incoraggianti trame di gioco tessute soprattutto nella prima frazione.
PIÙ
Prova piuttosto efficace quella di Mario Vrdoljak, che ha provato a imbeccare i compagni con estrema concretezza e qualche spunto brillante, pur peccando di sufficienza nella circostanza del pallone perso sulla trequarti dal quale è nata l'azione personale di Matera, che ha colpito il palo con un tiro dal limite. Molto propositivo il giovane terzino Paolo Migliavacca, che ha messo più volte in difficoltà la Fidelis sul fronte offensivo destro degli stellati. È piaciuta la capacità di dialogare con Lugo Martinez, molto dinamico per buona parte della gara ma successivamente calato sotto il profilo fisico. L'episodio del gol di Barisic è stato propiziato dall'eccessiva libertà d'azione lasciata al calciatore biancazzurro in una rara situazione di misunderstanding fra i reparti.
MENO
Non ancora al top della forma fisica è sembrato l'attaccante Ivan Jovanovic, appesantito dai carichi di lavoro del ritiro di Sutrio. L'estremo Diamante Crispino, incerto nella circostanza della rete andriese, si era mostrato prontissimo in precedenza nello sventare coi piedi un altrimenti facile tap-in di Esposito e nel primo tempo su Barisic imbeccato da Minicucci (fra i migliori in campo per la Fidelis).
Terna arbitrale impeccabile, favorita dai ritmi bassi imposti dalle condizioni climatiche estreme.
Il caldo asfissiante ha inciso e non poco sulla qualità delle prestazioni dei protagonisti del match.
Il collettivo guidato da Nunzio Zavettieri è piaciuto, nel complesso, per la prestazione ordinata in fase di non possesso e le incoraggianti trame di gioco tessute soprattutto nella prima frazione.
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Prova piuttosto efficace quella di Mario Vrdoljak, che ha provato a imbeccare i compagni con estrema concretezza e qualche spunto brillante, pur peccando di sufficienza nella circostanza del pallone perso sulla trequarti dal quale è nata l'azione personale di Matera, che ha colpito il palo con un tiro dal limite. Molto propositivo il giovane terzino Paolo Migliavacca, che ha messo più volte in difficoltà la Fidelis sul fronte offensivo destro degli stellati. È piaciuta la capacità di dialogare con Lugo Martinez, molto dinamico per buona parte della gara ma successivamente calato sotto il profilo fisico. L'episodio del gol di Barisic è stato propiziato dall'eccessiva libertà d'azione lasciata al calciatore biancazzurro in una rara situazione di misunderstanding fra i reparti.
MENO
Non ancora al top della forma fisica è sembrato l'attaccante Ivan Jovanovic, appesantito dai carichi di lavoro del ritiro di Sutrio. L'estremo Diamante Crispino, incerto nella circostanza della rete andriese, si era mostrato prontissimo in precedenza nello sventare coi piedi un altrimenti facile tap-in di Esposito e nel primo tempo su Barisic imbeccato da Minicucci (fra i migliori in campo per la Fidelis).
Terna arbitrale impeccabile, favorita dai ritmi bassi imposti dalle condizioni climatiche estreme.