Granzette-Bisceglie Femminile, reclamo della società veneta?

L'oggetto del contendere sarebbe la presunta iscrizione a referto, da parte del club nerazzurro, di un numero di calcettiste formate inferiore al consentito

martedì 15 febbraio 2022 9.11
A cura di Vito Troilo
La gara di domenica tra Granzette e Bisceglie Femminile, terminata in parità con le nerazzurre di Giuseppe Di Chiano raggiunte nel finale dopo aver condotto per 4-2, è stata caratterizzata da un accenno polemico del club guidato da Niki Abbattista, che nei giorni precedenti alla sfida non ha certo nascosto il forte rammarico alla luce della mancata accettazione di un rinvio da parte della società veneta (clic per saperne di più). Il Bisceglie ha affrontato perciò la trasferta nonostante le indisponibilità delle squalificate Giuliano e Ion oltre che delle infortunate Nicoletti, Montufo e Loconsole.

I dirigenti del Granzette, secondo quanto trapela, avrebbero presentato un reclamo alla Divisione Calcio a 5 relativo allo status complessivo delle undici calcettiste iscritte a referto dal Bisceglie. L'oggetto del contendere sarebbe la presunta assenza del requisito della presenza di almeno sei giocatrici formate. Il Giudice sportivo, in queste ore, dovrà in ogni caso riportare l'omologazione del risultato oppure la comunicazione dell'avvenuto ricorso. Il club nerazzurro attende, pronto a far valere le sue ragioni nel caso si rendesse necessario.

Per atlete formate si intendono coloro che sono state tesserate per la prima volta dalla Federcalcio entro il compimento del 18esimo anno di età, con tesseramento valido non revocato e/o non annullato prima del 30 giugno 2017 oppure che abbiano assunto il primo tesseramento Figc entro il compimento del 16esimo anno di età, con tesseramento valido non revocato e/o non annullato prima del 30 giugno 2018 o ancora tesserate prima di aver compiuto 14 anni. Un'altra casistica valida è che si tratti di giocatrici residenti in Italia precedentemente al compimento del decimo anno di età.