I troppi punti interrogativi sul destino del Bisceglie

La squadra ha concluso il ritiro in Abruzzo, Canonico non rivela ancora le sue reali intenzioni e coloro che vorrebbero rilevare il club non possono procedere

domenica 29 luglio 2018 10.00
A cura di Vito Troilo
Da una parte la squadra: ventidue atleti, alcuni dei quali aggregati al gruppo, che hanno concluso sabato pomeriggio il ritiro abruzzese di Alfedena e ora attendono, al pari dell'allenatore Ciro Ginestra e dei componenti dello staff tecnico (le cui identità non sono mai state rivelate), indicazioni su come provare a proseguire la preparazione a una stagione che non si comprende ragionevolmente in quale modo approcciare, considerando che domenica 5 agosto potrebbe avere ufficialmente inizio con la prima partita ufficiale del triangolare di Coppa Italia di Serie C (pur se la Federcalcio sembrerebbe intenzionata a concedere una settimana di tempo preferendo incrociare subito Matera e Potenza, le altre due protagoniste del gironcino).

Su un altro versante Nicola Canonico e il suo presunto disimpegno, che non è stato mai manifestato chiaramente: l'imprenditore, proprietario di un club iscritto al terzo campionato professionistico, è concentrato piuttosto sull'eventualità di rilevare il diritto sportivo di Serie D appena consegnato nelle disponibilità di Antonio Decaro, sindaco di Bari, tanto che con quest'intenzione ha costituito l'Asd Bari 1908, società della quale fanno parte anche l'ex presidente del Monopoli Vito Laruccia e alcuni ex calciatori biancorossi, fra cui Totò Lopez, che avrebbe rassicurato i sostenitori nerazzurri riguardo la volontà di Canonico di lasciare il titolo dell'A. S. Bisceglie srl. I tifosi biscegliesi possono tranquillizzarsi: garantisce Lopez...

Il terzo fronte della questione è costituito dall'esistenza, a quanto pare più vera che presunta, di una manifestazione di interesse a rilevare l'intero pacchetto azionario del sodalizio stellato e soprattutto a sobbarcarsi i costi di gestione di un'annata che, per quanto al risparmio, richiederebbe un esborso di diverse centinaia di migliaia di euro. Un compito non semplice per chiunque dovesse riuscire, a questo punto, nel subentrare a Canonico. Incredibile, per certi versi, come la situazione possa evolversi nel brevissimo volgere della settimana a cavallo fra la fine di luglio e l'inizio di agosto, senza alcun dubbio decisiva per la definizione di tutta la vicenda. L'importante è uscire dal vicolo cieco nel quale tutti, trascinati dal patron, si sono cacciati.