Il Bisceglie perde anche il responsabile del settore giovanile
Piergiuseppe Sapio ha annunciato le dimissioni, il club nerazzurro potrebbe restare persino senza vivaio
giovedì 9 agosto 2018
8.48
È un fuggi fuggi.
Piergiuseppe Sapio ha rassegnato le dimissioni da responsabile del settore giovanile dell'A. S. Bisceglie srl.
«Chiudere questa pagina non è stato facile, sarà difficile da digerire perché con questi colori e con questa società abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario e unico in un solo anno di lavoro» ha affermato, aggiungendo: «Ringrazio la società per la fiducia, ringrazio il mio staff per avermi seguito e supportato ma il grazie più grande va ai miei ragazzi, i miei uomini, i miei soldati che hanno difeso e onorato questa maglia. La finale scudetto giocata appena due mesi fa è un ricordo indelebile, siete stati un manipolo di eroi.
Avevamo ancora un sogno nel cuore ed eravamo ripartiti con più cattiveria e determinazione, avevamo deciso di stare insieme e di lottare ogni domenica palla su palla. Purtroppo le strade con il Bisceglie si separano, nel calcio succede».
L'uscita di scena di colui che ha costruito e gestito il vivaio nerazzurro, seppure a decine di chilometri di distanza da Bisceglie e senza neppure provare a stabilire un contatto coi sostenitori stellati e peggio ancora coi media biscegliesi, tenuti rigorosamente all'oscuro di qualsiasi attività svolta dalle varie squadre, costituisce l'ennesima prova di una situazione sempre più disperata. Non sono chiare le conseguenze del disimpegno di Sapio, che a rigore di logica potrebbe e dovrebbe essere seguito dai componenti del suo staff e dai tanti giovanissimi atleti che si sono legati al club in funzione della sua presenza.
Piergiuseppe Sapio ha rassegnato le dimissioni da responsabile del settore giovanile dell'A. S. Bisceglie srl.
«Chiudere questa pagina non è stato facile, sarà difficile da digerire perché con questi colori e con questa società abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario e unico in un solo anno di lavoro» ha affermato, aggiungendo: «Ringrazio la società per la fiducia, ringrazio il mio staff per avermi seguito e supportato ma il grazie più grande va ai miei ragazzi, i miei uomini, i miei soldati che hanno difeso e onorato questa maglia. La finale scudetto giocata appena due mesi fa è un ricordo indelebile, siete stati un manipolo di eroi.
Avevamo ancora un sogno nel cuore ed eravamo ripartiti con più cattiveria e determinazione, avevamo deciso di stare insieme e di lottare ogni domenica palla su palla. Purtroppo le strade con il Bisceglie si separano, nel calcio succede».
L'uscita di scena di colui che ha costruito e gestito il vivaio nerazzurro, seppure a decine di chilometri di distanza da Bisceglie e senza neppure provare a stabilire un contatto coi sostenitori stellati e peggio ancora coi media biscegliesi, tenuti rigorosamente all'oscuro di qualsiasi attività svolta dalle varie squadre, costituisce l'ennesima prova di una situazione sempre più disperata. Non sono chiare le conseguenze del disimpegno di Sapio, che a rigore di logica potrebbe e dovrebbe essere seguito dai componenti del suo staff e dai tanti giovanissimi atleti che si sono legati al club in funzione della sua presenza.