Il Bisceglie si gioca tutto al "Miramare" di Manfredonia

I nerazzurri devono vincere per continuare a sognare la promozione in Serie D

sabato 6 maggio 2023 16.15
Tutto in poco più di 90 minuti, in palio il tanto desiderato spareggio per la promozione in Serie D. Bisceglie calcio e Manfredonia si affronteranno domenica 7 maggio al "Miramare" in un vero e proprio scontro diretto. I padroni di casa, che torneranno per l'occasione a giocare nel proprio stadio, hanno ottenuto questa possibilità grazie al primo posto al termine della regular season e ai tanti punti di distanza dalla quarta classificata. I nerazzurri invece hanno dovuto affrontare un primo cruciale confronto contro il Corato, superato (0-0 ma sufficiente essendo la migliore squadra piazzata in graduatoria) dopo 120 minuti di lotta e sofferenza.

La capolista ha sulla carta i favori del pronostico, che contano pochissimo in una gara unica e così importante. Nel corso della stagione, nel girone A del campionato di Eccellenza, le due formazioni si sono incrociate due volte nel cammino e in entrambe le occasioni il risultato finale è stato di 0-0.

Il clima alla vigilia dell'incontro si è scaldato a seguito di una nota dei dirigenti stellati con a capo il presidente Vincenzo Racanati: «Questo calcio non ci piace. La sede della finale è stata stabilita a due giorni dalla partita, con l'ordinanza firmata dal sindaco di Manfredonia per lo stadio "Miramare". Alla tifoseria ospite sono stati riservati 300 posti, con disponibilità esigue di parcheggi per le autovetture. Gli organi preposti ci hanno comunicato che i sostenitori biscegliesi dovranno raggiungere la città a bordo di pullman. Ci domandiamo come trovare i pullman per 300 persone a 48 ore dalla partita, praticamente impossibile. Non da ultimo, la società ha stabilito a 15 euro il costo del biglietto per i nostri tifosi, mentre quello per la loro gradinata e per la curva a 10» hanno attaccato, chiedendo spiegazioni.

L'incontro, con fischio d'inizio fissato per le ore 16:30, sarà diretto da Stefano Laugelli di Casale Monferrato, assistito da Francesco Santoro di Taranto e Roberto Nero di Barletta.