Il Coni decide di fermare lo sport fino al 3 aprile
Stop anche per Bisceglie calcio e Lions basket. Il provvedimento non riguarda le competizioni internazionali, fuori dalla competenza del comitato olimpico
lunedì 9 marzo 2020
18.10
Il Coni, comitato olimpico nazionale italiana, ha stabilito all'unanimità, al termine della riunione indetta dal presidente Giovanni Malagò nel pomeriggio di lunedì 9 marzo, con la partecipazione di tutti i rappresentanti delle federazioni delle discipline di squadra, la sospensione di tutte le attività sportive, a ogni livello, fino al prossimo 3 aprile.
«La tutela della salute è la priorità assoluta di tutti» ha fatto sapere Malagò, chiedendo al governo di emanare un apposito decreto della presidenza del consiglio dei ministri che possa superare quello in corso di validità.
«Tutte le decisioni prese dalle singole federazioni sportive nazionali e discipline sportive associate fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore» è quanto rimarcato dalla nota del Coni.
Fra le richieste formulate al governo anche l'inserimento del comparto sport, sia professionistico che dilettantistico, «nell'annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni».
Il presidente Malagò è stato delegato da tutti di informare subito il premier Giuseppe Conte e il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora sulle risultanze dell'incontro.
Quanto alle competizioni a carattere internazionale, sia per i club che per le nazionali, è stato rimarcato che non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Coni e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni di lunedì.
«Il Coni, da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche».
Le conseguenze di questo provvedimento per lo sport biscegliese sono presto spiegate: stop immediato alle poche competizioni andate in scena nell'ultimo fine settimana, nella fattispecie la Serie C di calcio (col Bisceglie) e la Serie B di basket (coi Lions), campionato quest'ultimo peraltro autosospeso domenica sera dalla Lega Nazionale Pallacanestro.
Sotto il profilo pratico, gli atleti biscegliesi di rilievo internazionale come Elena Di Liddo, Carmelo Musci, Eusebio Haliti ed Ettore Loconsolo potrebbero gareggiare all'estero purché in stati che consentono, al momento, il transito di cittadini italiano sul loro territorio.
«La tutela della salute è la priorità assoluta di tutti» ha fatto sapere Malagò, chiedendo al governo di emanare un apposito decreto della presidenza del consiglio dei ministri che possa superare quello in corso di validità.
«Tutte le decisioni prese dalle singole federazioni sportive nazionali e discipline sportive associate fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore» è quanto rimarcato dalla nota del Coni.
Fra le richieste formulate al governo anche l'inserimento del comparto sport, sia professionistico che dilettantistico, «nell'annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni».
Il presidente Malagò è stato delegato da tutti di informare subito il premier Giuseppe Conte e il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora sulle risultanze dell'incontro.
Quanto alle competizioni a carattere internazionale, sia per i club che per le nazionali, è stato rimarcato che non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Coni e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni di lunedì.
«Il Coni, da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche».
Le conseguenze di questo provvedimento per lo sport biscegliese sono presto spiegate: stop immediato alle poche competizioni andate in scena nell'ultimo fine settimana, nella fattispecie la Serie C di calcio (col Bisceglie) e la Serie B di basket (coi Lions), campionato quest'ultimo peraltro autosospeso domenica sera dalla Lega Nazionale Pallacanestro.
Sotto il profilo pratico, gli atleti biscegliesi di rilievo internazionale come Elena Di Liddo, Carmelo Musci, Eusebio Haliti ed Ettore Loconsolo potrebbero gareggiare all'estero purché in stati che consentono, al momento, il transito di cittadini italiano sul loro territorio.