Il direttivo della Lega Pro posticipa l'inizio del campionato al 2 settembre
Il 22 agosto l'assemblea dei club che deciderà se sospendere o meno il campionato in assenza di certezze economico-finanziarie
lunedì 6 agosto 2018
14.57
Il consiglio direttivo della Lega Pro, riunitosi a Firenze nella mattinata di lunedì 6 agosto, ha preso atto della situazione sulla base delle ammissioni decise dal Commissario Straordinario della Federcalcio delle società Cavese, Imolese e Juventus Under 23 al campionato di Serie C e della sentenza del Tribunale Federale Nazionale che ha ritenuto ripescabili Catania, Novara, Robur Siena, formulado l'ipotesi di formazione dei tre gironi del torneo.
Posticipata, quindi, al fine settimana tra sabato 1 e domenica 2 settembre la prima giornata mentre mercoledì 22 agosto, a Roma, saranno definiti i calendari. In quella circostanza si svolgerà l'assemblea delle società per assumere decisioni tecnico-sportive, in base anche alla ripartizione dei diritti televisivi e alle norme relative alle licenze nazionali per la salvaguardia della competizione sportiva. L'assemblea sarà chiamata ad esprimersi se iniziare o meno il campionato 2018-2019.
«Siamo in un clima di totale incertezza e precarietà nel calcio italiano il quale ha l'esigenza che si convochi l'assemblea elettiva per dar vita ad una nuova governance che superi il regime commissariale per un governo della Figc capace di traghettare verso una stagione di riforme non più rimandabile. Ci vuole un sistema di regole che consentano di dare certezza e di avere rispetto per chi investe nel calcio. Occorre ricevere risorse dai diritti tv della ex Melandri, in rispetto dei principi sanciti dalla legge. È necessaria una riforma dei campionati e di una "sostenibilità" sostanziale e non di facciata o basata su semplici annunci propagandistici» hanno comunicato i componenti del direttivo al termine della riunione, nel corso della quale, secondo quanto trapelato, si sarebbe anche discusso di alcune situazioni societarie poco chiare, su tutte quella del Bisceglie che, pur iscritto al campionato, al momento non ha un organico né uno staff tecnico definiti.
Posticipata, quindi, al fine settimana tra sabato 1 e domenica 2 settembre la prima giornata mentre mercoledì 22 agosto, a Roma, saranno definiti i calendari. In quella circostanza si svolgerà l'assemblea delle società per assumere decisioni tecnico-sportive, in base anche alla ripartizione dei diritti televisivi e alle norme relative alle licenze nazionali per la salvaguardia della competizione sportiva. L'assemblea sarà chiamata ad esprimersi se iniziare o meno il campionato 2018-2019.
«Siamo in un clima di totale incertezza e precarietà nel calcio italiano il quale ha l'esigenza che si convochi l'assemblea elettiva per dar vita ad una nuova governance che superi il regime commissariale per un governo della Figc capace di traghettare verso una stagione di riforme non più rimandabile. Ci vuole un sistema di regole che consentano di dare certezza e di avere rispetto per chi investe nel calcio. Occorre ricevere risorse dai diritti tv della ex Melandri, in rispetto dei principi sanciti dalla legge. È necessaria una riforma dei campionati e di una "sostenibilità" sostanziale e non di facciata o basata su semplici annunci propagandistici» hanno comunicato i componenti del direttivo al termine della riunione, nel corso della quale, secondo quanto trapelato, si sarebbe anche discusso di alcune situazioni societarie poco chiare, su tutte quella del Bisceglie che, pur iscritto al campionato, al momento non ha un organico né uno staff tecnico definiti.