La protesta delle società di C1: sabato 19 tutti in campo con dieci minuti di ritardo
Motivo, la fornitura di una sola divisa gialla agli arbitri che costringe tutte le squadre a non utilizzare quel colore
giovedì 10 ottobre 2019
14.00
L'Aia, associazione italiana arbitri (che comprende coloro i quali si occupano di gestire l'andamento delle gare di calcio a e calcio 5 su tutto il territorio nazionale, sia maschili che femminili, e di tutte le categorie e fasce d'età) ha deciso di cambiare fornitore e sponsor tecnico. Le maglie di tutti i direttori di gara riportano perciò le insegne del nuovo partner Legea. Meglio: la maglia.
È così, a quanto pare, per gli arbitri della Serie C1 maschile, massimo livello regionale del futsal.
Gli arbitri e i colleghi cronometristi sono stati dotati per ora di una sola divisa, di colore giallo. Il che esclude, per motivi di contrasto cromatico, la presenza di squadre (o anche del solo portiere) in maglia gialla. Un autentico "colpo di genio", di cui si è saputo ovviamente solo a stagione già iniziata, quando gli ordinativi di materiale tecnico delle società erano già belli che partiti.
La conseguenza? Facile indovinare: tocca ai club adeguarsi, sostituendo l'equipaggiamento. E se rifare tre divise per i portieri ha un costo, ordinare fra i 15 e i 18 completi, ristamparci sopra i loghi di tutti gli sponsors e i numeri rappresenta una spesa significativa. Considerato quanto il calcio a 5 in Puglia navighi nell'oro, la rivolta è stata inevitabile.
Sabato 19 ottobre, in occasione delle sfide della settima giornata d'andata, le 16 formazioni del torneo di Serie C1 hanno annunciato l'intenzione di presentarsi in campo con dieci minuti di ritardo in segno di protesta. L'iniziativa congiunta, che ha riscosso la totale adesione (anche quella delle società che non sarebbero comunque danneggiate dall'imposizione), è stata denominata #giallopertutti.
«Una decisione che definiremmo "grottesca" e che penalizza tantissimi sodalizi, sia quelli che utilizzano il giallo come colore sociale sin dalla loro nascita, essendo spesso simbolo di città e di storie sportive, sia quelli che hanno già comperato serie intere di completi di questo colore al fine di avvalersene nella corrente stagione» hanno fatto sapere i 16 club in una nota condivisa.
«Inaccettabile, ci permettiamo di affermarlo senza timore di smentita, anche la tempistica con la quale è stata comunicata questa decisione, ovvero a inizio del mese di ottobre 2019, con quasi tutti i campionati già avviati e con società che, come detto, hanno già provveduto all'acquisto (e alla personalizzazione) di completi di colore giallo, creando loro un importante danno economico, considerando che sovente le divise sono utilizzate sia dalle prime squadre sia dai loro settori giovanili. Fermo restando che anche nel caso che la notizia di tale disposizione fosse stata divulgata in tempi opportuni, resterebbe inammissibile impedire a delle società di indossare un colore che storicamente le contraddistingue» hanno aggiunto.
Sabato 19 ottobre le sedici squadre si presenteranno in campo con qualcosa di giallo a loro scelta (magliette, cartoncini, palloncini, ecc) per poi postare foto con l'hashtag #giallopertutti sui social network. «A #giallopertutti, se lo vorranno, potranno aderire, possibilmente nell'arco del medesimo fine settimana di campionato, anche tutte le società dilettantistiche del panorama regionale nonché nazionale» hanno rimarcato, riservandosi «di intraprendere nuove iniziative qualora agli arbitri non siano fornite nuove divise (o fratini) di colore diverso entro la metà del mese di novembre 2019».
È così, a quanto pare, per gli arbitri della Serie C1 maschile, massimo livello regionale del futsal.
Gli arbitri e i colleghi cronometristi sono stati dotati per ora di una sola divisa, di colore giallo. Il che esclude, per motivi di contrasto cromatico, la presenza di squadre (o anche del solo portiere) in maglia gialla. Un autentico "colpo di genio", di cui si è saputo ovviamente solo a stagione già iniziata, quando gli ordinativi di materiale tecnico delle società erano già belli che partiti.
La conseguenza? Facile indovinare: tocca ai club adeguarsi, sostituendo l'equipaggiamento. E se rifare tre divise per i portieri ha un costo, ordinare fra i 15 e i 18 completi, ristamparci sopra i loghi di tutti gli sponsors e i numeri rappresenta una spesa significativa. Considerato quanto il calcio a 5 in Puglia navighi nell'oro, la rivolta è stata inevitabile.
Sabato 19 ottobre, in occasione delle sfide della settima giornata d'andata, le 16 formazioni del torneo di Serie C1 hanno annunciato l'intenzione di presentarsi in campo con dieci minuti di ritardo in segno di protesta. L'iniziativa congiunta, che ha riscosso la totale adesione (anche quella delle società che non sarebbero comunque danneggiate dall'imposizione), è stata denominata #giallopertutti.
«Una decisione che definiremmo "grottesca" e che penalizza tantissimi sodalizi, sia quelli che utilizzano il giallo come colore sociale sin dalla loro nascita, essendo spesso simbolo di città e di storie sportive, sia quelli che hanno già comperato serie intere di completi di questo colore al fine di avvalersene nella corrente stagione» hanno fatto sapere i 16 club in una nota condivisa.
«Inaccettabile, ci permettiamo di affermarlo senza timore di smentita, anche la tempistica con la quale è stata comunicata questa decisione, ovvero a inizio del mese di ottobre 2019, con quasi tutti i campionati già avviati e con società che, come detto, hanno già provveduto all'acquisto (e alla personalizzazione) di completi di colore giallo, creando loro un importante danno economico, considerando che sovente le divise sono utilizzate sia dalle prime squadre sia dai loro settori giovanili. Fermo restando che anche nel caso che la notizia di tale disposizione fosse stata divulgata in tempi opportuni, resterebbe inammissibile impedire a delle società di indossare un colore che storicamente le contraddistingue» hanno aggiunto.
Sabato 19 ottobre le sedici squadre si presenteranno in campo con qualcosa di giallo a loro scelta (magliette, cartoncini, palloncini, ecc) per poi postare foto con l'hashtag #giallopertutti sui social network. «A #giallopertutti, se lo vorranno, potranno aderire, possibilmente nell'arco del medesimo fine settimana di campionato, anche tutte le società dilettantistiche del panorama regionale nonché nazionale» hanno rimarcato, riservandosi «di intraprendere nuove iniziative qualora agli arbitri non siano fornite nuove divise (o fratini) di colore diverso entro la metà del mese di novembre 2019».