La sala stampa di Avellino-Bisceglie: Rodolfo Vanoli
Il tecnico nerazzurro si dice contento della prestazione dei suoi ragazzi
domenica 22 settembre 2019
20.05
Seconda vittoria esterna del Bisceglie in campionato, che grazie ad una rete del solito Alessandro Gatto è tornata a fare punti, ripartendo dopo i due stop consecutivi con Reggina e Potenza. Mister Rudy Vanoli è apparso molto soddisfatto della prova dei ragazzi, che, al cospetto di una big come l'Avellino hanno trovato il coraggio che chiedeva il tecnico, affrontando la partita a viso aperto: «Siam venuti qui a fare la partita, l'abbiamo preparata benissimo. I ragazzi l'hanno affrontata benissimo, come sempre. A me dispiaceva molto perché si era creato malumore dopo i due risultati negativi, ma io so il perché di quei risultati, ci serve solo tempo. Oggi sono contento per i miei ragazzi».
Il tecnico varesino ne ha approfittato anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa sulle voci durante la vigilia del match, nonostante la sua serenità: «Si mette in discussione un allenatore che l'anno scorso ha salvato il Bisceglie più di una volta per due risultati negativi. Ma ci sta, il calcio è fatto di opinioni. Quando io dico che son sereno non è per mandare segnali agli altri ma perché conosco i miei ragazzi. Lunedì avevo già parlato con il presidente ed ero tranquillo col mio lavoro. Quando uno lavora bene deve essere sereno e trasmettere serenità al gruppo».
«Non troveremo sempre il Catanzaro, il Potenza e la Reggina, che sono delle armate. - ha continuato il trainer nerazzurro - Noi siamo una squadra nata per salvarci, di conseguenza l'allarmismo creato intorno a noi non mi è piaciuto. Io ero tranquillo, ho chiuso lo spogliatoio con i miei ragazzi. Il presidente da lunedì mi chiamava e mi chiedeva come stavo, ma noi stavamo benissimo perché io conosco i miei ragazzi».
I padroni di casa hanno sofferto un po' il gioco del Bisceglie, che non ha lasciato gli spazi per costruire il gioco: «L'Avellino ha fatto una buonissima partita, noi siamo stati bravi a non farli giocare, chiudendo gli spazi e non facendoli ripartire. Io sapevo che loro giocano così, poi ogni allenatore imposta la partita anche in base all'avversario e ai giocatori che ha». E sul futuro: «Sicuramente questo è un campionato dove nessuno regala nulla, è una B2 dove ci sono squadre attrezzate per fare un campionato molto importante. Io mi auguro di portare alla salvezza la mia squadra il più presto possibile e auguro all'Avellino di fare un campionato importante».
Al seguito dei nerazzurri oltre un centinaio di tifosi, che hanno sostenuto la squadra in una partita molto difficile: «Domenica dopo la sconfitta col Potenza la prima cosa che ho fatto è stato chiedere scusa ai tifosi. Io se sono rimasto, è anche per questo, c'è qualcosa di magico coi tifosi e la città. Io sapevo perché dei risultati negativi, ci ho lavorato e ho tirato fuori questo risultato oggi. Grazie ancora a loro che ci sono vicini» ha concluso il tecnico.
Il tecnico varesino ne ha approfittato anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa sulle voci durante la vigilia del match, nonostante la sua serenità: «Si mette in discussione un allenatore che l'anno scorso ha salvato il Bisceglie più di una volta per due risultati negativi. Ma ci sta, il calcio è fatto di opinioni. Quando io dico che son sereno non è per mandare segnali agli altri ma perché conosco i miei ragazzi. Lunedì avevo già parlato con il presidente ed ero tranquillo col mio lavoro. Quando uno lavora bene deve essere sereno e trasmettere serenità al gruppo».
«Non troveremo sempre il Catanzaro, il Potenza e la Reggina, che sono delle armate. - ha continuato il trainer nerazzurro - Noi siamo una squadra nata per salvarci, di conseguenza l'allarmismo creato intorno a noi non mi è piaciuto. Io ero tranquillo, ho chiuso lo spogliatoio con i miei ragazzi. Il presidente da lunedì mi chiamava e mi chiedeva come stavo, ma noi stavamo benissimo perché io conosco i miei ragazzi».
I padroni di casa hanno sofferto un po' il gioco del Bisceglie, che non ha lasciato gli spazi per costruire il gioco: «L'Avellino ha fatto una buonissima partita, noi siamo stati bravi a non farli giocare, chiudendo gli spazi e non facendoli ripartire. Io sapevo che loro giocano così, poi ogni allenatore imposta la partita anche in base all'avversario e ai giocatori che ha». E sul futuro: «Sicuramente questo è un campionato dove nessuno regala nulla, è una B2 dove ci sono squadre attrezzate per fare un campionato molto importante. Io mi auguro di portare alla salvezza la mia squadra il più presto possibile e auguro all'Avellino di fare un campionato importante».
Al seguito dei nerazzurri oltre un centinaio di tifosi, che hanno sostenuto la squadra in una partita molto difficile: «Domenica dopo la sconfitta col Potenza la prima cosa che ho fatto è stato chiedere scusa ai tifosi. Io se sono rimasto, è anche per questo, c'è qualcosa di magico coi tifosi e la città. Io sapevo perché dei risultati negativi, ci ho lavorato e ho tirato fuori questo risultato oggi. Grazie ancora a loro che ci sono vicini» ha concluso il tecnico.