Le prime parole di Nico Ventura da tecnico del Bisceglie Femminile
«Non vedo l'ora di misurarmi con questa nuova complicata avventura»
giovedì 5 dicembre 2019
A cura di La redazione
È cominciata l'avventura di Nico Ventura alla guida del Bisceglie Femminile. Tanto lavoro con poco tempo a disposizione per il neo tecnico nerazzurro, per preparare al meglio il suo debutto in panchina nel campionato di Serie A con la Virtus Ragusa fra le mura amiche del PalaDolmen.
«Tanto lavoro da fare nel più breve tempo possibile»
«Qualche delusione sportiva e l'esigenza di dedicare più tempo al lavoro e alla famiglia mi avevano costretto a una decisione sofferta. La passione e l'amore per questa disciplina non è mai è venuta a mancare, e quando in questi mesi di inattività ho dovuto rinunciare anche a panchine importanti, l'ho fatto sempre con l'amaro in bocca. Il calcio a 5 femminile a Bisceglie è un capitolo che non si è mai chiuso dentro di me, quando si è prospettata l'opportunità di riprendere un percorso interrotto non mi sono tirato indietro, nonostante le oggettive difficoltà. Rientrare in campo e parlare alle ragazze è stata un'emozione forte, ma in questo momento sono concentrato su quello che c'è da fare, perché tanto va fatto e nel più breve tempo possibile» ha dichiarato mister Nico Ventura.
«Mai capitato di allenare una squadra in corsa»
«Credo sia doveroso spendere due parole per Francesco Ventura che mi ha preceduto: un amico e un tecnico capace. Mi dispiace per quello che è accaduto, ma fa parte del nostro mestiere. Non mi è mai capitato di prendere una squadra in corsa e anche questa sarà una novità che renderà la cosa ancora più stimolante. È molto complicato perché si opera su una squadra creata e modellata da altri. Servirà la disponibilità di tutti, soprattutto delle ragazze. Dobbiamo provare a ritrovare entusiasmo e gli stimoli giusti per far meglio di quanto non si sia fatto finora, questo con uno sguardo non troppo distratto rispetto agli obiettivi che la società si è proposta a inizio stagione» ha aggiunto.
«C'è da lavorare molto sulla testa»
«C'è da lavorare molto sulla testa. Il calcio a 5 non può prescindere da un grado di attenzione e serenità elevatissimo: la tattica, la tecnica, gli aspetti atletici vengono subito dopo e proverò a inserirli gradatamente. Già domenica ci attende un incontro molto importante per il nostro campionato e pensare di stravolgere tutto in tre giorni sarebbe presuntuoso e probabilmente nocivo. Detto ciò non vedo l'ora di misurarmi con questa nuova complicata avventura»