Lions, coach Nunzi è fiducioso: «Col duro lavoro faremo quadrare il cerchio»
Il tecnico nerazzurro soddisfatto del lavoro finora svolto: «Grande disponibilità di tutto il gruppo a costruire un vissuto comune»
mercoledì 8 settembre 2021
12.00
Due settimane di lavoro già alle spalle e una terza in corso che porterà, sabato 11 settembre, al confronto casalingo di Supercoppa con Giulianova (PalaDolmen, palla a due ore 19) preceduto dalla verifica di mercoledì 8 settembre (18:30) sul parquet del Talos Ruvo. I Lions Bisceglie hanno intrapreso un nuovo e stimolante progetto tecnico per la prima squadra di Serie B, affidato a coach Luciano Nunzi (che martedì ha festeggiato il suo compleanno).
L'allenatore marchigiano ha fatto il punto della situazione a poco meno di un mese dall'inizio del campionato: «Ho trovato grandissima disponibilità nei ragazzi. Questo gruppo non ha alcun vissuto tecnico né di spogliatoio alle spalle e quindi abbiamo dovuto investire del tempo per conoscerci meglio e perseguire l'obiettivo di costruire le basi di un "linguaggio comune" che ci permetta di giocare insieme» ha spiegato.
Il cantiere Lions 21-22 è aperto e attivo: «I tempi di apprendimento e acquisizione di una precisa identità tattica, quando si ha a che fare con giocatori dall'età media piuttosto bassa, sono inevitabilmente superiori ma la predisposizione e la voglia di mettersi al servizio del progetto che ho riscontrato in ciascuno di loro mi hanno trasmesso ulteriore fiducia. Ne sono certo: grazie al lavoro sodo che tutti quanti stiamo facendo, riusciremo presto a far "quadrare il cerchio"» ha sottolineato il trainer nerazzurro.
Non sono mancati alcuni intoppi, in particolare riguardanti Edoardo Fontana: «Un leggero problema fisico lo ha limitato nei giorni scorsi e ci ha costretti a rallentare un po' ma il suo inserimento nei meccanismi procede: l'importante, in questa fase, è evitare di bruciare le tappe e permettere al giocatore di acquisire per gradi la forma ottimale, senza forzare» ha evidenziato coach Nunzi.
Quanto ai giocatori più esperti e di età maggiore inclusi nel roster nerazzurro, il tecnico dei Lions ha osservato: «Hanno compreso perfettamente il significato del loro ruolo nel gruppo e benché abituati a lottare per il vertice hanno preso atto della struttura diversa di questo organico, cogliendone i numerosi aspetti positivi come solo gli atleti intelligenti sanno fare. Mi è piaciuto l'atteggiamento e sto apprezzando l'attitudine nel dare consigli ai compagni di squadra più giovani: sono segnali di cura e attenzione all'obiettivo di crescita complessiva del team, dal quale non possiamo prescindere in alcun modo».
Sabato, davanti al pubblico amico, il debutto in Supercoppa: «È una partita ufficiale e il risultato, com'è giusto che sia, avrà una sua rilevanza: sarà fondamentale, in ogni caso, non lasciarsi condizionare esclusivamente dall'esito del match, che in questa fase di preseason non può costituire l'unico metro di valutazione. Quello che conta, al netto della grandissima grinta e della voglia di vincere che sprigioneremo sul parquet, è interpretare queste partite come l'opportunità di costruire quel vissuto insieme che ci manca sotto l'aspetto agonistico e contribuisce a "formare", nel senso letterale del termine, una squadra» ha concluso Luciano Nunzi. Una piazza cestisticamente matura come quella di Bisceglie saprà apprezzare l'impegno e la determinazione che i Lions stanno mostrando fin dal primo giorno di lavoro sul parquet, con estrema umiltà e una coerente e crescente consapevolezza dei propri mezzi.
L'allenatore marchigiano ha fatto il punto della situazione a poco meno di un mese dall'inizio del campionato: «Ho trovato grandissima disponibilità nei ragazzi. Questo gruppo non ha alcun vissuto tecnico né di spogliatoio alle spalle e quindi abbiamo dovuto investire del tempo per conoscerci meglio e perseguire l'obiettivo di costruire le basi di un "linguaggio comune" che ci permetta di giocare insieme» ha spiegato.
Il cantiere Lions 21-22 è aperto e attivo: «I tempi di apprendimento e acquisizione di una precisa identità tattica, quando si ha a che fare con giocatori dall'età media piuttosto bassa, sono inevitabilmente superiori ma la predisposizione e la voglia di mettersi al servizio del progetto che ho riscontrato in ciascuno di loro mi hanno trasmesso ulteriore fiducia. Ne sono certo: grazie al lavoro sodo che tutti quanti stiamo facendo, riusciremo presto a far "quadrare il cerchio"» ha sottolineato il trainer nerazzurro.
Non sono mancati alcuni intoppi, in particolare riguardanti Edoardo Fontana: «Un leggero problema fisico lo ha limitato nei giorni scorsi e ci ha costretti a rallentare un po' ma il suo inserimento nei meccanismi procede: l'importante, in questa fase, è evitare di bruciare le tappe e permettere al giocatore di acquisire per gradi la forma ottimale, senza forzare» ha evidenziato coach Nunzi.
Quanto ai giocatori più esperti e di età maggiore inclusi nel roster nerazzurro, il tecnico dei Lions ha osservato: «Hanno compreso perfettamente il significato del loro ruolo nel gruppo e benché abituati a lottare per il vertice hanno preso atto della struttura diversa di questo organico, cogliendone i numerosi aspetti positivi come solo gli atleti intelligenti sanno fare. Mi è piaciuto l'atteggiamento e sto apprezzando l'attitudine nel dare consigli ai compagni di squadra più giovani: sono segnali di cura e attenzione all'obiettivo di crescita complessiva del team, dal quale non possiamo prescindere in alcun modo».
Sabato, davanti al pubblico amico, il debutto in Supercoppa: «È una partita ufficiale e il risultato, com'è giusto che sia, avrà una sua rilevanza: sarà fondamentale, in ogni caso, non lasciarsi condizionare esclusivamente dall'esito del match, che in questa fase di preseason non può costituire l'unico metro di valutazione. Quello che conta, al netto della grandissima grinta e della voglia di vincere che sprigioneremo sul parquet, è interpretare queste partite come l'opportunità di costruire quel vissuto insieme che ci manca sotto l'aspetto agonistico e contribuisce a "formare", nel senso letterale del termine, una squadra» ha concluso Luciano Nunzi. Una piazza cestisticamente matura come quella di Bisceglie saprà apprezzare l'impegno e la determinazione che i Lions stanno mostrando fin dal primo giorno di lavoro sul parquet, con estrema umiltà e una coerente e crescente consapevolezza dei propri mezzi.