Lions, la costante è una grande difesa. Palestrina cede, serie sull’1-1
I nerazzurri, pur senza riuscire a sfatare la maledizione del tiro da tre punti, salgono quanto basta nelle percentuali per imporsi. Venerdì gara3 nel Lazio
mercoledì 17 maggio 2017
1.04
Lions Bisceglie-Palestrina 72-61
Lions Bisceglie: Cucco 11 (1/1, 3/9), Bruno 5 (1/6, 1/5), Chiriatti 18 (4/4, 2/5), Cena 13 (5/6, 0/5), Antonelli 6 (1/2, 1/2), Potì 9 (3/6, 1/3), Leggio 6 (2/4, 0/1), Di Emidio 4 (1/3). N.e.: Esposito, Comollo. Allenatore: Domenico Sorgentone.
Palestrina: Rischia 14 (1/2, 4/7), Molinari 5 (1/1, 1/2), Pederzini 8 (3/5), Drigo 6 (1/7, 1/3), Serino 10 (3/6, 0/1), Rossi 9 (2/3, 1/6), Gagliardo 5 (1/4, 1/3), Montanari 2 (1/3, 0/2), Vangelov 2 (1/2), Brenda (0/1 da tre). Allenatore: Gianluca Lulli.
Arbitri: Giusto di Albignasego (Padova), Gallo di Monselice (Padova).
Parziali: 19-20; 39-36; 58-50.
Note: nessun uscito per cinque falli Serino. Tiri da due: Lions Bisceglie 18/32, Palestrina 14/33. Tiri da tre: Lions Bisceglie 8/30, Palestrina 8/25. Tiri liberi: Lions Bisceglie 12/12, Palestrina 9/10. Rimbalzi: Lions Bisceglie 34 (25+9, Antonelli e Bruno 7), Palestrina 35 (25+10, Serino e Drigo 6). Assists: Lions Bisceglie 17 (Cucco 7), Palestrina 12 (Pederzini e Rossi 3).
La costante è l'eccezionale intensità difensiva, marchio di fabbrica del collettivo nerazzurro. La variabile, rappresentata dal tiro da fuori, questa volta non ha giocato tiri mancini ai Lions, che pur tirando con appena il 27% da oltre l'arco dei 6,75 hanno addomesticato Palestrina fornendo la più netta controprova che domenica sarebbe stato sufficiente esprimersi sulle stesse percentuali (comunque lontane dal 34% della regular season) per ritrovarsi sul 2-0 e non in parità nella serie di semifinale playoff.
L'attesa reazione d'orgoglio del gruppo si è puntualmente verificata e solo qualche piccola ingenuità, oltre che un arbitraggio decisamente permissivo, ha impedito al team pugliese di imporsi con uno scarto ancora più largo. Il colpo, in ogni caso, è stato avvertito: lo dimostra il notevole nervosismo della formazione laziale.
6-0 in tre minuti: l'approccio di Bisceglie, con Chiriatti incluso nello starting five, ha subito reso l'idea di una partita di tutt'altro tenore rispetto a gara1. Prima frazione a forti tinte nerazzure (17-12 con tripla di Potì), quindi un passaggio a vuoto sfruttato dagli ospiti con le triple di Rischia e Rossi per il primo sorpasso sul 19-20. Emblematico il dato da tre punti dopo i primi dieci minuti: Lions 1/5, Palestrina 4/8…
Battaglia anche nel secondo parziale: lavoro sodo in difesa, troppo spesso vanificato sull'altro lato del campo dalla costruzione di tiri aperti ma imprecisi. Il merito dei ragazzi di coach Sorgentone è stato quello di non perdersi mai d'animo, trovando soluzioni alternative, portando gli avversari in bonus e sistemando la mira dalla lunetta. Tornare negli spogliatoi per l'intervallo lungo avanti di tre lunghezze nonostante il 2/9 dall'arco contro il 5/14 del cast di Lulli ha avuto il suo peso.
La svolta al rientro in campo: Cena, Bruno e Antonelli, con una poderosa schiacciata, hanno subito dato ai Lions il +9 (45-36) e la stoppata di Antonelli su Serino ha preceduto la tripla del +10, realizzata dal capitano Andrea Chiriatti. In un'altra maledetta serata nelle conclusioni dalla distanza la differenza l'hanno fatta, in ogni caso, quelle poche messe a segno, come le due consecutive di Marco Cucco (55-44). Due banali palle perse hanno evitato a Palestrina di precipitare ben oltre il -11, consentendo a Drigo e compagni di restare nel match nell'ultimo quarto.
Un ispirato Cucco ha griffato un altro +11 a cinque minuti dal termine, cui i viaggianti hanno risposto con il loro ultimo colpo di reni: 7-0 chiuso da una tripla di Rischia (che sotto il profilo personale ha riscattato l'abulica prova di gara1) e -4 con tre minuti da giocare. Nel momento più caldo della contesa Chiriatti, dall'angolo, ha rispedito al mittente tutti i propositi di Palestrina in un PalaDolmen bollente con la tripla del nuovo +7 (66-59), imitato poco dopo da Tato Bruno. La costante difensiva ha fatto sì che gli antagonisti non producessero più nemmeno un canestro su azione: 1-1, serie apertissima. Venerdì gara3 e domenica gara4 in terra prenestina.
Lions Bisceglie: Cucco 11 (1/1, 3/9), Bruno 5 (1/6, 1/5), Chiriatti 18 (4/4, 2/5), Cena 13 (5/6, 0/5), Antonelli 6 (1/2, 1/2), Potì 9 (3/6, 1/3), Leggio 6 (2/4, 0/1), Di Emidio 4 (1/3). N.e.: Esposito, Comollo. Allenatore: Domenico Sorgentone.
Palestrina: Rischia 14 (1/2, 4/7), Molinari 5 (1/1, 1/2), Pederzini 8 (3/5), Drigo 6 (1/7, 1/3), Serino 10 (3/6, 0/1), Rossi 9 (2/3, 1/6), Gagliardo 5 (1/4, 1/3), Montanari 2 (1/3, 0/2), Vangelov 2 (1/2), Brenda (0/1 da tre). Allenatore: Gianluca Lulli.
Arbitri: Giusto di Albignasego (Padova), Gallo di Monselice (Padova).
Parziali: 19-20; 39-36; 58-50.
Note: nessun uscito per cinque falli Serino. Tiri da due: Lions Bisceglie 18/32, Palestrina 14/33. Tiri da tre: Lions Bisceglie 8/30, Palestrina 8/25. Tiri liberi: Lions Bisceglie 12/12, Palestrina 9/10. Rimbalzi: Lions Bisceglie 34 (25+9, Antonelli e Bruno 7), Palestrina 35 (25+10, Serino e Drigo 6). Assists: Lions Bisceglie 17 (Cucco 7), Palestrina 12 (Pederzini e Rossi 3).
La costante è l'eccezionale intensità difensiva, marchio di fabbrica del collettivo nerazzurro. La variabile, rappresentata dal tiro da fuori, questa volta non ha giocato tiri mancini ai Lions, che pur tirando con appena il 27% da oltre l'arco dei 6,75 hanno addomesticato Palestrina fornendo la più netta controprova che domenica sarebbe stato sufficiente esprimersi sulle stesse percentuali (comunque lontane dal 34% della regular season) per ritrovarsi sul 2-0 e non in parità nella serie di semifinale playoff.
L'attesa reazione d'orgoglio del gruppo si è puntualmente verificata e solo qualche piccola ingenuità, oltre che un arbitraggio decisamente permissivo, ha impedito al team pugliese di imporsi con uno scarto ancora più largo. Il colpo, in ogni caso, è stato avvertito: lo dimostra il notevole nervosismo della formazione laziale.
6-0 in tre minuti: l'approccio di Bisceglie, con Chiriatti incluso nello starting five, ha subito reso l'idea di una partita di tutt'altro tenore rispetto a gara1. Prima frazione a forti tinte nerazzure (17-12 con tripla di Potì), quindi un passaggio a vuoto sfruttato dagli ospiti con le triple di Rischia e Rossi per il primo sorpasso sul 19-20. Emblematico il dato da tre punti dopo i primi dieci minuti: Lions 1/5, Palestrina 4/8…
Battaglia anche nel secondo parziale: lavoro sodo in difesa, troppo spesso vanificato sull'altro lato del campo dalla costruzione di tiri aperti ma imprecisi. Il merito dei ragazzi di coach Sorgentone è stato quello di non perdersi mai d'animo, trovando soluzioni alternative, portando gli avversari in bonus e sistemando la mira dalla lunetta. Tornare negli spogliatoi per l'intervallo lungo avanti di tre lunghezze nonostante il 2/9 dall'arco contro il 5/14 del cast di Lulli ha avuto il suo peso.
La svolta al rientro in campo: Cena, Bruno e Antonelli, con una poderosa schiacciata, hanno subito dato ai Lions il +9 (45-36) e la stoppata di Antonelli su Serino ha preceduto la tripla del +10, realizzata dal capitano Andrea Chiriatti. In un'altra maledetta serata nelle conclusioni dalla distanza la differenza l'hanno fatta, in ogni caso, quelle poche messe a segno, come le due consecutive di Marco Cucco (55-44). Due banali palle perse hanno evitato a Palestrina di precipitare ben oltre il -11, consentendo a Drigo e compagni di restare nel match nell'ultimo quarto.
Un ispirato Cucco ha griffato un altro +11 a cinque minuti dal termine, cui i viaggianti hanno risposto con il loro ultimo colpo di reni: 7-0 chiuso da una tripla di Rischia (che sotto il profilo personale ha riscattato l'abulica prova di gara1) e -4 con tre minuti da giocare. Nel momento più caldo della contesa Chiriatti, dall'angolo, ha rispedito al mittente tutti i propositi di Palestrina in un PalaDolmen bollente con la tripla del nuovo +7 (66-59), imitato poco dopo da Tato Bruno. La costante difensiva ha fatto sì che gli antagonisti non producessero più nemmeno un canestro su azione: 1-1, serie apertissima. Venerdì gara3 e domenica gara4 in terra prenestina.