Lions, la mente è già al match interno con Teramo
I nerazzurri puntano a risalire la corrente
martedì 7 febbraio 2023
15.47
Un'altra battuta d'arresto esterna, la sesta su dieci incontri lontano dal PalaDolmen. Il percorso dei Lions nel gruppo D del torneo di Serie B Old Wild West è un pizzico più tortuoso di quanto l'ambiente avrebbe sperato a inizio stagione: la compagine nerazzurra, falcidiata dagli infortuni dalla fine di novembre, ha conosciuto un'inevitabile fase di flessione fra dicembre e gennaio, alla quale - un classico - si è unita anche la considerevole dose di malasorte che ha impedito di cogliere successi pesanti nelle sfide con gli squadroni, a Ruvo e in casa con Roseto.
Lo stop rimediato a Roma, sul parquet di una Luiss implacabile e imbattute fra le mura amiche, ha certificato le difficoltà che il team di coach Luciano Nunzi continua ad incontrare nelle esibizioni in trasferta: due soli successi (a Pozzuoli e Pescara) nelle ultime sei partite, con il passivo piuttosto pesante di Avellino sul groppone (-37). E proprio mentre la dirigenza irpina ha scelto di separarsi da coach Giovanni Benedetto, la situazione di classifica dei Lions induce a riflessioni sulle prospettive di risalita. Gabriel Dron e compagni sono settimi, ora agganciati da Taranto. È evidente che, al netto di una contingenza che ha praticamente impedito al gruppo di allenarsi al completo per due mesi, a Bisceglie manchino almeno quattro punti: se due è ipotizzabile "sceglierli" tra le splendide ma vane prestazioni con Ruvo e Roseto, non c'è dubbio che a far rabbia sia il successo gettato alle ortiche sul parquet di Teramo. Domenica 12 febbraio, sulle tavole del PalaDolmen, i Lions incroceranno nuovamente la compagina abruzzese con l'obiettivo di cancellare la macchia dell'inaccettabile sconfitta del confronto d'andata: quel 15-0 di parziale negli ultimi sette minuti grida ancora vendetta.
Il match di sabato è andato in archivio fra le recriminazioni per la scarsa propensione difensiva espressa in alcuni frangenti. Il ritmo della Luiss Roma ha prevalso e i nerazzurri non sono riusciti a sfruttare le diverse occasioni a disposizione per rientrare, fallendo troppe conclusioni ben costruite e ad alte percentuale. I 23 punti di Raphael Chiti (votato mvp dai tifosi sull'account Instagram dei Lions) non sono stati sufficienti, anche perché l'esterno friulano non è stato accompagnato a dovere in fase offensiva. Bisceglie ha realizzato 72 punti, quasi cinque in meno della sua media (76.4), concedendo troppo agli avversari che pure hanno forzato tantissimo nel tiro dalla lunga distanza.
Le 17 palle perse sono un dato eloquente, figlio dell'impossibilità di allenarsi cinque contro cinque con la giusta intensità e continuità, dal quale ripartire per cominciare a risalire la corrente. In un campionato molto più equilibrato e livellato verso l'alto del previsto, con la lotta apertissima anche per evitare la discesa diretta in B interregionale, vincere diverrà sempre più difficile: le sorprese sono dietro l'angolo e i ragazzi del presidente Nicola Papagni hanno il compito di ritrovare lo smalto parzialmente perduto: il fatidico quarto posto è distante due punti e puntare a un piazzamento migliore di quello attuale, nonostante gli ingenti budget di molti altri club, non è eresia. Servirà anche l'apporto del pubblico, a cominciare dalla gara contro Teramo.
Lo stop rimediato a Roma, sul parquet di una Luiss implacabile e imbattute fra le mura amiche, ha certificato le difficoltà che il team di coach Luciano Nunzi continua ad incontrare nelle esibizioni in trasferta: due soli successi (a Pozzuoli e Pescara) nelle ultime sei partite, con il passivo piuttosto pesante di Avellino sul groppone (-37). E proprio mentre la dirigenza irpina ha scelto di separarsi da coach Giovanni Benedetto, la situazione di classifica dei Lions induce a riflessioni sulle prospettive di risalita. Gabriel Dron e compagni sono settimi, ora agganciati da Taranto. È evidente che, al netto di una contingenza che ha praticamente impedito al gruppo di allenarsi al completo per due mesi, a Bisceglie manchino almeno quattro punti: se due è ipotizzabile "sceglierli" tra le splendide ma vane prestazioni con Ruvo e Roseto, non c'è dubbio che a far rabbia sia il successo gettato alle ortiche sul parquet di Teramo. Domenica 12 febbraio, sulle tavole del PalaDolmen, i Lions incroceranno nuovamente la compagina abruzzese con l'obiettivo di cancellare la macchia dell'inaccettabile sconfitta del confronto d'andata: quel 15-0 di parziale negli ultimi sette minuti grida ancora vendetta.
Il match di sabato è andato in archivio fra le recriminazioni per la scarsa propensione difensiva espressa in alcuni frangenti. Il ritmo della Luiss Roma ha prevalso e i nerazzurri non sono riusciti a sfruttare le diverse occasioni a disposizione per rientrare, fallendo troppe conclusioni ben costruite e ad alte percentuale. I 23 punti di Raphael Chiti (votato mvp dai tifosi sull'account Instagram dei Lions) non sono stati sufficienti, anche perché l'esterno friulano non è stato accompagnato a dovere in fase offensiva. Bisceglie ha realizzato 72 punti, quasi cinque in meno della sua media (76.4), concedendo troppo agli avversari che pure hanno forzato tantissimo nel tiro dalla lunga distanza.
Le 17 palle perse sono un dato eloquente, figlio dell'impossibilità di allenarsi cinque contro cinque con la giusta intensità e continuità, dal quale ripartire per cominciare a risalire la corrente. In un campionato molto più equilibrato e livellato verso l'alto del previsto, con la lotta apertissima anche per evitare la discesa diretta in B interregionale, vincere diverrà sempre più difficile: le sorprese sono dietro l'angolo e i ragazzi del presidente Nicola Papagni hanno il compito di ritrovare lo smalto parzialmente perduto: il fatidico quarto posto è distante due punti e puntare a un piazzamento migliore di quello attuale, nonostante gli ingenti budget di molti altri club, non è eresia. Servirà anche l'apporto del pubblico, a cominciare dalla gara contro Teramo.