«Mi candido alla presidenza del comitato regionale Fidal»
La nuova sfida di Eusebio Haliti
venerdì 30 ottobre 2020
10.00
Lo ha annunciato sui social, con un semplice post che ha suscitato interesse, curiosità e riscosso l'entusiasmo di diversi amici. Eusebio Haliti correrà, una volta tanto, al di fuori delle piste: il 29enne velocista dell'Esercito punta alla presidenza del comitato regionale pugliese della Fidal nelle elezioni in programma il prossimo 16 gennaio. La sfida dovrebbe essere a due con l'uscente Giacomo Leone, ultimo italiano vincitore della maratona di New York.
Il biscegliese, laureato in giurisprudenza e in possesso di un master in diritto sportivo, ha le idee chiare sul da farsi: «Bisona cambiare profondamente il modo di fare atletica sul nostro territorio» ha spiegato Haliti, deciso a rendere aperta e collegiale la gestione dell'atletica leggera in Puglia. L'ostacolista, negli ultimi tempi, ha rimesso in piedi un sodalizio storico, quell'Avis Barletta in cui crebbe nientemeno che Pietro Mennea. «Mi rendo conto di quanto possa essere importante il rilancio della Fidal come istituzione che torni davvero al fianco delle società sotto molti aspetti, dalla comunicazione al marketing, alla possibilità di partecipare a progetti per intercettare maggiori risorse economiche. Senza dimenticare l'esteso movimento dei master, tra i più penalizzati per via dell'emergenza pandemica, a cui non sono state fornite alternative concrete e tangibili» ha sottolineato, centrando l'attenzione sulle lacune più evidenti e ataviche dell'atletica sul territorio.
La sua battaglia per consentire, dalla categoria Juniores in su, la partecipazione ai campionati italiani di quegli atleti stranieri in fase di formazione ha segnato una piccola ma significativa svolta nella considerazione per coloro che nascono altrove e, a prescindere dalla nazionalità dei propri genitori, innestano le loro radici in Italia. È stato così per Eusebio nella sua Bisceglie. Quel ragazzino tenace e deciso a vestire l'azzurro per inseguire un sogno sui 400 metri (con gli ostacoli e senza) adesso è cresciuto e si candida, autorevolmente, a guidare il movimento regionale. La campagna elettorale è già cominciata: un altro obiettivo, un'altra sfida da vincere. Per dare all'atletica pugliese lo scossone che serve, con uno staff di altissima caratura e collaboratori competenti in tutti i campi.
Il biscegliese, laureato in giurisprudenza e in possesso di un master in diritto sportivo, ha le idee chiare sul da farsi: «Bisona cambiare profondamente il modo di fare atletica sul nostro territorio» ha spiegato Haliti, deciso a rendere aperta e collegiale la gestione dell'atletica leggera in Puglia. L'ostacolista, negli ultimi tempi, ha rimesso in piedi un sodalizio storico, quell'Avis Barletta in cui crebbe nientemeno che Pietro Mennea. «Mi rendo conto di quanto possa essere importante il rilancio della Fidal come istituzione che torni davvero al fianco delle società sotto molti aspetti, dalla comunicazione al marketing, alla possibilità di partecipare a progetti per intercettare maggiori risorse economiche. Senza dimenticare l'esteso movimento dei master, tra i più penalizzati per via dell'emergenza pandemica, a cui non sono state fornite alternative concrete e tangibili» ha sottolineato, centrando l'attenzione sulle lacune più evidenti e ataviche dell'atletica sul territorio.
La sua battaglia per consentire, dalla categoria Juniores in su, la partecipazione ai campionati italiani di quegli atleti stranieri in fase di formazione ha segnato una piccola ma significativa svolta nella considerazione per coloro che nascono altrove e, a prescindere dalla nazionalità dei propri genitori, innestano le loro radici in Italia. È stato così per Eusebio nella sua Bisceglie. Quel ragazzino tenace e deciso a vestire l'azzurro per inseguire un sogno sui 400 metri (con gli ostacoli e senza) adesso è cresciuto e si candida, autorevolmente, a guidare il movimento regionale. La campagna elettorale è già cominciata: un altro obiettivo, un'altra sfida da vincere. Per dare all'atletica pugliese lo scossone che serve, con uno staff di altissima caratura e collaboratori competenti in tutti i campi.