Ora si fa sul serio: parte il campionato d'Italia

Tante suggestioni nel programma della prima giornata

sabato 18 settembre 2021 9.49
A cura di Vito Troilo
I valori, come al solito, emergeranno alla distanza. Cocenti delusioni e piacevoli sorprese contrassegneranno l'andamento della stagione. La sessione invernale di mercato rivoluzionerà diversi organici e comporterà uno sconvolgimento degli equilibri. Ma domenica 19 settembre, al netto delle tantissime incognite, si comincerà a giocare per la classifica. La Serie D, il campionato d'Italia, scatterà con un girone H a venti squadre e particolarmente competitivo. Calciatori dai trascorsi importanti, giovani desiderosi di emergere per affacciarsi alle porte del professionismo, club di blasone e società che rappresentano piccoli comuni daranno vita all'impasto gradevole del calcio "di provincia" con l'ambizione di chi vuole diventare "grande".

Le dieci partite della giornata inaugurale suggeriscono tutte un tema, alimentano curiosità, esortano alla riflessione: l'Audace Cerignola (ospiterà il Fasano) è davvero quella schiacciasassi che in molti descrivono? La Casertana (riceverà il Nola) sarà solo di passaggio in questa categoria viste le intenzioni della nuova proprietà?

Il primo turno di campionato sarà indicativo anche per le velleità di un Bitonto che sull'onda lunga dell'ottimo finale della stagione precedente (semifinale playoff raggiunta rimontando dal terzultimo posto) ha rafforzato l'organico e consolidato l'organizzazione: una bella sfida per Claudio De Luca, allenatore fra i più preparati che non ha ancora raccolto i successi che meriterebbe. I neroverdi attendono al "Città degli ulivi" il Rotonda, al via con 8 punti di penalizzazione sul groppone.

Incroci interessanti sono anche Gravina-Casarano, Francavilla in Sinni-Brindisi (team ripescato), Lavello-Molfetta e Nardò-Team Altamura come anche il confronto tutto campano tra Mariglianese e Sorrento. 28 anni dopo torna nella massima categoria del calcio dilettantistico anche la piccola Matino: subito una sfida interna all'altro neopromosso San Giorgio a Cremano.

Resta Bisceglie-Nocerina, e qui il discorso non può che riportare alla mente le considerazioni sul blasone. Le quattro stagioni consecutive di C del sodalizio stellato, se non del tutto tormentate, prese nel complesso hanno di certo riservato più dolori che gioie. Difficoltà le ha incontrate anche la storica realtà molossa, che per il nome che porta pare "obbligata" a coltivare legittime aspirazioni di un'annata ad alta quota. Una vittoria di misura e preziosissima al "San Francesco" permise al Bisceglie di tenere la testa del girone H di Serie D alla penultima di campionato e poi chiudere il discorso promozione nel 2017. Ma questa è un'altra storia.