Ore di ansia frenetica per il destino del Bisceglie
Lunedì potrebbero esserci novità
sabato 4 agosto 2018
15.35
Diciannove, lunghissimi, interminabili giorni e una sola domanda: Nicola Canonico lascerà o no le redini dell'A. S. Bisceglie srl?
Una storia caratterizzata da talmente tante contorsioni e incomprensioni che provare a ricostruire quanto accaduto e immaginare scenari da qui a una manciata di ore sarebbe del tutto inutile. È saltata quasi logica, la razionalità ha lasciato abbondantemente il posto all'impulsività come quando il proprietario di un club professionistico, un imprenditore di rilievo, non ha trovato altro di meglio da fare che bloccare i giornalisti su facebook anziché cercare di fornire spiegazioni e rispondere alle loro domande, ottenendo come unico effetto l'esecrazione e lo sdegno unanime di addetti ai lavori, tifoserie e opinione pubblica.
L'incontro di giovedì pomeriggio con una delegazione della componente biscegliese della dirigenza non ha sortito novità sostanziali: Canonico (coi membri della sua famiglia) sembrerebbe intenzionato a cedere le azioni della società a fronte del ristoro della quota d'iscrizione, già versata, al torneo di Serie C e della garanzia fideiussoria presentata nelle scorse settimane. Ma a chi? E con quali prospettive? Lunedì potrebbero emergere novità.
Superare l'emergenza e scongiurare le conseguenze, davvero imprevedibili, di una squadra ancora nelle mani del suo attuale proprietario è il cruccio dei sostenitori stellati.
I calciatori, fermi da una settimana a seguito della conclusione del ritiro abruzzese di Alfedena, non hanno certo mostrato di essere stati rassicurati da Canonico, tornando prepotentemente oggetto del mercato di agosto. Domenica 12, secondo calendario, il Bisceglie dovrebbe disputare la prima partita di Coppa Italia.
Una storia caratterizzata da talmente tante contorsioni e incomprensioni che provare a ricostruire quanto accaduto e immaginare scenari da qui a una manciata di ore sarebbe del tutto inutile. È saltata quasi logica, la razionalità ha lasciato abbondantemente il posto all'impulsività come quando il proprietario di un club professionistico, un imprenditore di rilievo, non ha trovato altro di meglio da fare che bloccare i giornalisti su facebook anziché cercare di fornire spiegazioni e rispondere alle loro domande, ottenendo come unico effetto l'esecrazione e lo sdegno unanime di addetti ai lavori, tifoserie e opinione pubblica.
L'incontro di giovedì pomeriggio con una delegazione della componente biscegliese della dirigenza non ha sortito novità sostanziali: Canonico (coi membri della sua famiglia) sembrerebbe intenzionato a cedere le azioni della società a fronte del ristoro della quota d'iscrizione, già versata, al torneo di Serie C e della garanzia fideiussoria presentata nelle scorse settimane. Ma a chi? E con quali prospettive? Lunedì potrebbero emergere novità.
Superare l'emergenza e scongiurare le conseguenze, davvero imprevedibili, di una squadra ancora nelle mani del suo attuale proprietario è il cruccio dei sostenitori stellati.
I calciatori, fermi da una settimana a seguito della conclusione del ritiro abruzzese di Alfedena, non hanno certo mostrato di essere stati rassicurati da Canonico, tornando prepotentemente oggetto del mercato di agosto. Domenica 12, secondo calendario, il Bisceglie dovrebbe disputare la prima partita di Coppa Italia.