Playout di Eccellenza, l'Unione si gioca tutto
Gli azzurri a Barletta. Il presidente Pedone: «È il momento più importante per la nostra storia»
sabato 26 maggio 2018
10.05
«Sarà la gara più importante della nostra giovane storia, per la prima squadra ma anche per l'intero movimento Unione Calcio. L''Eccellenza è una vetrina importante per noi e per il nostro settore giovanile ed ora che abbiamo avuto finalmente a disposizione il "Francesco Di Liddo" per svolgere la nostra attività, sarebbe un peccato perdere un palcoscenico così importante». Enzo Pedone è uomo di parole misurate e con la consueta sincerità ha tratteggiato il momento e lo stato d'anima della famiglia azzurra.
Domenica 27 maggio, sul sintentico del "Manzi-Chiapulin", la compagine biscegliese contenderà al Barletta, nella gara unica dell'ultimo turno dei playout (fischio d'inizio ore 16:30), la permanenza nel massimo campionato calcistico regionale. 35, lunghissimi giorni di attesa tra la sfida che ha chiuso la stagione regolare (scherzi del calendario, le due compagini si erano appunto affrontate a Bisceglie col successo di misura dell'Unione) e il faccia a faccia decisivo. Colpa di un complesso intreccio regolamentare con la Serie D che ha costretto le formazioni interessate a pazientare. La retrocessione dell'Alto Tavoliere San Severo ha condannato l'Aradeo alla retrocessione, costretto il Barletta a disputare i playout e messo gli azzurri nella condizione sfavorevole di dover vincere la partita per salvarsi. In caso di parità il team biancorosso festeggerebbe comunque mentre il collettivo allenato da Luca Rumma scivolerebbe - immeritatamente - in Promozione.
«Sapevamo che il nostro destino sarebbe passato comunque da questa gara - ha aggiunto Enzo Pedone - pur se avremmo preferito giocarla in casa. La squadra ha avuto modo di recuperare energie fisiche e mentali, nonostante un'attesa consistente. Per la quasi totalità dei nostri componenti, dirigenziali e tecnici, si tratta di una prima volta assoluta ma confido nelle potenzialità dei ragazzi. Siamo consapevoli che troveremo un ambiente caldo, per questo sarà importante riuscire ad isolarsi al meglio, trovando la concentrazione giusta per esprimerci al massimo e centrare l'obiettivo». Out per squalifica Nicola Di Pierro e Davide Ventura.
Lo spareggio sarà diretto da Leonardo Mastrodomenico di Policoro, assistito da Francesco Acquafredda e Daniele De Chirico di Molfetta.
Domenica 27 maggio, sul sintentico del "Manzi-Chiapulin", la compagine biscegliese contenderà al Barletta, nella gara unica dell'ultimo turno dei playout (fischio d'inizio ore 16:30), la permanenza nel massimo campionato calcistico regionale. 35, lunghissimi giorni di attesa tra la sfida che ha chiuso la stagione regolare (scherzi del calendario, le due compagini si erano appunto affrontate a Bisceglie col successo di misura dell'Unione) e il faccia a faccia decisivo. Colpa di un complesso intreccio regolamentare con la Serie D che ha costretto le formazioni interessate a pazientare. La retrocessione dell'Alto Tavoliere San Severo ha condannato l'Aradeo alla retrocessione, costretto il Barletta a disputare i playout e messo gli azzurri nella condizione sfavorevole di dover vincere la partita per salvarsi. In caso di parità il team biancorosso festeggerebbe comunque mentre il collettivo allenato da Luca Rumma scivolerebbe - immeritatamente - in Promozione.
«Sapevamo che il nostro destino sarebbe passato comunque da questa gara - ha aggiunto Enzo Pedone - pur se avremmo preferito giocarla in casa. La squadra ha avuto modo di recuperare energie fisiche e mentali, nonostante un'attesa consistente. Per la quasi totalità dei nostri componenti, dirigenziali e tecnici, si tratta di una prima volta assoluta ma confido nelle potenzialità dei ragazzi. Siamo consapevoli che troveremo un ambiente caldo, per questo sarà importante riuscire ad isolarsi al meglio, trovando la concentrazione giusta per esprimerci al massimo e centrare l'obiettivo». Out per squalifica Nicola Di Pierro e Davide Ventura.
Lo spareggio sarà diretto da Leonardo Mastrodomenico di Policoro, assistito da Francesco Acquafredda e Daniele De Chirico di Molfetta.