Playout, il Bisceglie ricorda Giorgio Di Bari
Squadra in campo con una meravigliosa tenuta vecchio stile
sabato 27 giugno 2020
9.33
E la mente torna, inevitabilmente, alla doppia sfida dei playout di C2 del 1996 col Fasano. 0-0 all'andata, sotto il caldo cocente del "Vito Curlo" il 9 giugno. La gara di ritorno, sul neutro dello "Zaccheria" di Foggia, si risolse in un finale thrilling: l'uno-due micidiale degli stellati firmato da Catalano e De Florio, la rete dell'ex Spilli e una sofferenza infinita, col disperato forcing degli avversari. I brividi, l'occasione fallita dal difensore Raimondo per il 2-2, che avrebbe mandato i nerazzurri all'inferno. Il triplice fischio e la gioia incontenibile dei tifosi.
Faro in difesa e riferimento dello spogliatoio di quel Bisceglie, l'indimenticato Giorgio Di Bari. Nessuno avrebbe potuto immaginare il tragico destino che l'avrebbe strappato alla vita, all'amore dei familiari e all'affetto dei tanti appassionati di calcio che in lui hanno sempre visto un esempio. Il 12 gennaio del 1998, appena 34enne, se n'è andato un simbolo del calcio e dello sport di questa città. E fa effetto, eccome, sapere che il Bisceglie scenderà in campo nelle due gare di playout con la Sicula Leonzio indossando una maglia quasi del tutto identica a quella in voga negli anni '90, con un omaggio commosso a colui che è semplicemente "Il capitano".
Faro in difesa e riferimento dello spogliatoio di quel Bisceglie, l'indimenticato Giorgio Di Bari. Nessuno avrebbe potuto immaginare il tragico destino che l'avrebbe strappato alla vita, all'amore dei familiari e all'affetto dei tanti appassionati di calcio che in lui hanno sempre visto un esempio. Il 12 gennaio del 1998, appena 34enne, se n'è andato un simbolo del calcio e dello sport di questa città. E fa effetto, eccome, sapere che il Bisceglie scenderà in campo nelle due gare di playout con la Sicula Leonzio indossando una maglia quasi del tutto identica a quella in voga negli anni '90, con un omaggio commosso a colui che è semplicemente "Il capitano".