Il Bisceglie cade ancora fuori casa: nono stop su dieci partite esterne

I nerazzurri, kappaò a Vibo Valentia (0-2), ora sono terzultimi

domenica 30 dicembre 2018 17.31
A cura di Vito Troilo
Piove sul bagnato? Il meteo ha fornito l'assist per il più scontato degli attacchi a un pezzo su quella che - in effetti - è la nona sconfitta su dieci partite fuori casa del Bisceglie nel sempre più travagliato torneo di Serie C 2018-2019.

I nerazzurri hanno perso anche sul campo della Vibonese compromettendo ulteriormente la loro situazione di classifica, specie in ragione di risultati concomitanti tutt'altro che favorevoli: perché se il Siracusa ha perso (di misura fra l'altro) nel domicilio della capolista Juve Stabia, la Viterbese (che ha ancora sette partite in meno!) ha espugnato Lentini agganciando sia gli stellati che la compagine aretusea a quota 15. Morale della favola: Toni Markic e compagni sono adesso terzultimi, a tre lunghezze dalla Virtus Francavilla che ha riposato e per giunta a quattro da un Rieti che ha rifilato un poker ai baby del Matera. Come se non bastasse, la rediviva Paganese ha vinto a Rende.

La situazione è sempre più critica e le due reti incassate nel secondo tempo di Vibo Valentia confermano la propensione della squadra a calare sotto il profilo fisico a causa delle ristrettezze di organico. Antonio Bruno, con ogni probabilità all'ultima gara da traghettatore (dovrebbe tornare a vestire unicamente i panni di preparatore dei portieri lasciando il posto a Pino Montanaro), ha schierato due dei tre elementi al rientro dalla squalifica: dentro Markic in difesa (nel quartetto con Maestrelli a sinistra, Onescu al centro e Longo a destra) e Risolo nel rombo di centrocampo (con Giacomarro da mediano, Bottalico e il riconfermato Camporeale) alle spalle delle punte Starita e Scalzone. Fuori Jakimovski, complici i guai alla spalla sinistra che ne sconsigliano l'utilizzo per 90 minuti (e infatti entrerà a partita in corso al posto del giovanissimo biscegliese).

Primo tempo vivace su un terreno ancora piuttosto satollo d'acqua (è piovuto fino a mezz'ora prima del fischio iniziale). La Vibonese, disposta da Orlandi col 3-4-3, ha spinto sull'acceleratore alla ricerca del gol del vantaggio, provando più volte il tiro dalla lunga distanza, con scarsi risultati. L'opportunità più concreta al 26°, quando Collodel ha scoccato un traversone dalla sinistra che Çani avrebbe potuto sfruttare molto meglio: l'incornata dell'attaccante albanese, a pochi passi dalla porta, si è rivelata imprecisa. Il Bisceglie, paradossalmente, ha creato di più: Destro potente di poco a lato di Scalzone su calcio piazzato alla mezz'ora; uno-due Bottalico-Camporeale (con tacco del biscegliese a servire il compagno) e sinistro debole del centrocampista barese direttamente fra le braccia di Mengoni (39°). Palati fini a secco all'intervallo.

La svolta, improvvisa, al 13° di un secondo tempo cominciato fra gli sbadigli e sotto una pioggia sempre più battente. L'avvertimento due minuti prima, col destro a giro di Taurino su cross di Tito smanacciato da un ottimo Crispino. Sempre Tito, da sinistra, ha offerto all'ex di turno Mario Prezioso uno spiraglio per concludere a rete e portare in vantaggio la Vibonese. Un timido tentativo di Starita, un destro di Risolo e una botta da fuori di Giacomarro gli effetti della reazione nerazzurra. Poca roba per pensare di poter riequilibrare le sorti dell'incontro sull'acquitrino del "Luigi Razza". Bruno (espulso in circostanze parse troppo fiscali) ha provato a inserire De Sena per Longo passando al 3-4-3 ma pochi secondi più tardi il tiro di Collodel, deviato da un calciatore stellato, è terminato in fondo al sacco. Il tris sfiorato da Bubas (pallone frenato dall'acqua a mezzo metro dalla porta) sarebbe stato eccessivo.

La lunga sosta (il campionato di C riprenderà domenica 20 gennaio: si giocherà Bisceglie-Reggina) potrà solo servire a chiarire, una volta per tutte, con quali volti e quali forze la squadra proverà a evitare gli spareggi per non retrocedere.

VIBONESE-BISCEGLIE 2-0

Vibonese (3-4-3): 1 Mengoni, 3 Tito, 5 Silvestri, 6 Prezioso (dal 64° 17 Melillo), 7 Finizio (dall'87° 11 Ciotti), 8 Obodo, 9 Çani (dal 64° 19 Bubas), 15 Collodel, 20 Taurino (dal 77° 13 Cammileri), 21 Altobello, Scaccabarozzi (dal 77° 26 Maciucca). Allenatore: Nevio Orlandi. A disposizione: 22 Viscovo, 2 Franchino, 4 Malberti, 14 De Carolis, 16 Donnarumma, 18 Raso, 25 Carrozza.
Bisceglie (4-4-2): 1 Crispino, 4 Bottalico (dall'88° 16 Beghdadi), 5 Markic, 7 Onescu, 10 Starita, 13 Maestrelli (dal 64° 2 Calandra), 14 Camporeale (dal 64° 11 Jakimovski), 15 Longo (dall'84° 9 De Sena), 19 Risolo, 21 Scalzone (dall'88° 18 Messina), 23 Giacomarro. Allenatore: Antonio Bruno. A disposizione: 12 Addario, 3 Raucci, 17 Antonicelli, 25 Casella.
Arbitro: Giuseppe Collu di Cagliari.
Assistenti: Luca Testi di Livorno e Mirco Carpi Melchiorre di Orvieto.
Reti: 59° Prezioso, 85° Collodel.
Note: spettatori 1200 circa, paganti e incasso non ancora comunicati. Ammoniti: Prezioso (59°), Bottalico (83°). Calci d'angolo: 2-2. Espulso l'allenatore del Bisceglie Bruno al 73°. Cambi di modulo: Vibonese 5-3-2 dal 77°, Bisceglie 3-4-3 dall'84°.

CLASSIFICA
Juve Stabia (-1) 46; Trapani (-1), Catania 37; Catanzaro 34; Rende (-1) 31; Monopoli (-2), Vibonese 29; Reggina 27; Casertana 26; Potenza 25; Cavese 22; Sicula Leonzio 20; Rieti 19; Virtus Francavilla 18; Bisceglie, Siracusa (-1), Viterbese 15; Matera (-8), Paganese 8.