Sala stampa Bisceglie-Akragas, Leo Criaco

Il vice di Lello di Napoli: «C'è amarezza ma non dobbiamo arrenderci»

domenica 25 febbraio 2018 19.45
A cura di Bartolomeo Pasquale
È ancora difficile la situazione dell'Akragas, alla diciottesima sconfitta in campionato dopo il ko del "Gustavo Ventura "giunto peraltro in zona Cesarini. L'analisi di Leo Criaco, vice allenatore in panchina al posto dello squalificato Raffaele De Napoli, sembrerebbe scontata ma evidenziando qualche segnale di ripresa utile alla risalita: «Sicuramente le sconfitte lasciano sempre l'amaro in bocca per come vengono e provocano delle ripercussioni in noi. Appare ovvio e necessario ripartire; è normale che fa malissimo perdere a pochissimi secondi dal termine dopo che ci eravamo messi bene per cercare di recuperarla e lo avevamo tra l'altro fatto, avendo raggiunto il Bisceglie poco prima».

Sulla sfida: «È stata una buona gara da parte nostra, nel primo tempo abbiamo contenuto benissimo poi dopo aver subito il gol siamo stati bravi e capaci nel reagire riportandola in equilibrio. Peccato per il finale ma chi fa questo mestiere sa che non deve pensarci sopra a lungo e deve volgere la mente al prossimo incontro di domenica. Certo, la condizione psicologica è pregiudicata da questa serie di sconfitte ed ogni volta che ti fermi la situazione peggiora pensando specialmente al fatto che hai una partita in più e quindi hai meno possibilità di salvarti. Però questo non vuol dire niente perché noi lavoreremo per cercare di raggiungere l'obiettivo, comunque e nonostante tutto».

Mister Criaco svela così la ricetta ed il segreto per ricominciare a credere nella salvezza: «Questa partita mi ricorda molto la nostra prova di domenica scorsa col Catanzaro quando in superiorità numerica potevamo anche vincerla. Purtroppo sono episodi che stanno segnando questa nostra annata; tuttavia un gruppo di uomini non deve mai fermarsi e deve continuare a credere nei propri scopi e noi lo faremo fino a quando la matematica non ci condannerà definitivamente».

Una classifica deficitaria per un campionato che vede comunque una serie di squadre avvolte in una forbice di punti molto ristretta: «Il campionato di serie C? È molto livellato dove le squadre giocano spesso sugli errori altrui. Attualmente non vedo formazioni che esprimono un grande calcio ma che hanno al loro interno elementi di grande talento che ti possono cambiare la partita in un istante; anche il Bisceglie ha questo privilegio, è una formazione solida».