Serie C, quale format per la ripresa?

Canonico attende l'ufficializzazione della salvezza per il Bisceglie

martedì 5 maggio 2020 10.00
A cura di Vito Troilo
Il consiglio federale in programma venerdì 8 maggio avrà sul tavolo - a meno di colpi di scena - la proposta che l'assemblea delle 60 società di Lega Pro, posticipata da lunedì 4 a giovedì 7 con un'opportuna mossa tattica, gli sottoporrà in merito al format del campionato di Serie C 2020-2021.

Il presidente della terza lega del calcio professionistico, Francesco Ghirelli, incassato lo scontato parere contrario alla ripartenza dei 60 medici sociali è inamovibile sia sull'esigenza di garantire le quattro promozioni per la B - aspetto sul quale non sembrano esserci resistenze di alcun tipo - che sull'opportunità di bloccare le retrocessioni nel primo campionato dilettantistico, al netto delle difficoltà finanziarie e organizzative che potrebbero costringere alcuni club alla resa. «Ci siamo fatti carico della situazione con una proposta che il consiglio della Figc valuterà venerdì ed eventualmente accettare» ha spiegato il numero uno della Lega Pro, ben conscio del rischio di sovraffollamento della categoria: «Con l'inserimento in organico delle prime classificate nei nove gironi di Serie D il numero di squadre salirebbe a 69: i ripescaggi, a questo punto, li ritengo un'opzione. Non ho nulla contro la società, anzi, sarei contento se altre squadre di lignaggio arrivassero in C».

Se questa linea passasse, il Bisceglie di Nicola Canonico sarebbe salvo. La travagliata stagione 2019-2020 del team nerazzurro, contrassegnata da errori marchiani nella costruzione della squadra, dalla disillusione della tifoseria e dall'ennesimo precipitare dei rapporti tra fans e proprietario, andrà in archivio senza alcun rimpianto e, malgrado tutto, con la possibilità di ripartire per una quarta annata consecutiva in Serie C nonostante una retrocessione e mezza sul campo. Non si saprà mai se il giovanissimo gruppo sarebbe riuscito a risalire la china dal -9 rispetto alla Sicula Leonzio e a guadagnarsi il diritto di giocare i playout.

L'imprenditore barese, intanto, attende fiducioso le decisioni della Federcalcio, consapevole che molto difficilmente, in una fase così critica, società solide sotto il profilo della tenuta dei conti come il suo Bisceglie rischierebbero il declassamento. Una volta assicuratosi di avere ancora diritto a partecipare al terzo torneo professionistico, Canonico dovrà scegliere quale impostazione dare al suo impegno: scommettere ancora su giovani e un elevato numero di stranieri al primo contatto col calcio italiano col rischio di retrocedere o allestire un roster all'altezza della situazione? Quanto al rapporto con la piazza, pur se appare irrimediabilmente compromesso, gli eventuali risultati positivi finirebbero per avvicinare coloro che amano il calcio a prescindere.

La conclusione dell'emergenza sanitaria lascerà macerie ovunque sotto il profilo finanziario e la solidità del Bisceglie, sotto questo punto di vista, potrebbe costituire un motivo d'attrazione per calciatori di qualità in cerca di ingaggi non ai livelli del pre-Coronavirus ma quantomeno sicuri.