Serie D, il Bisceglie è di nuovo terzultimo
I nerazzurri hanno appena due lunghezze di vantaggio sul Nardò
lunedì 14 marzo 2022
8.37
Una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. Il bilancio delle formazioni immediatamente nei paraggi del Bisceglie al termine delle gare del 28esimo turno del girone H di Serie D è per certi versi favorevole, pur se i nerazzurri sono scesi in terzultima posizione. Il rinvio del confronto casalingo con la Virtus Matino, fanalino di coda del raggruppamento, ha impedito alla squadra del patron Racanati di incrementrare il bottino.
Domenica, però, sono andate in scena alcune gare delle quali il Bisceglie è stato spettatore molto interessato. La Mariglianese ha perso 2-1 sul campo del Casarano rimanendo perciò ancora a quota 30 punti; destino analogo per il Brindisi, sconfitto di misura nel derby di Fasano; un passo in avanti l'ha compiuto il San Giorgio a Cremano, che si è imposto per 1-0 sul Sorrento scavalcando la compagtine biscegliese. Una buona notizia è giunta dal "Poli" dove il Molfetta ha reagolato il Rotonda, rimasto quindi a 29, una lunghezza in più rispetto gli stellati. Il pareggio strappato con le unghie e con i denti al cospetto dell'Audace Cerignola capolista è invece la prova della vitalità di un Nardò che si è avvicinato pericolosamente a -2 e fra l'altro ha ben tre incontri da recuperare. Evitare il penultimo posto, che significa retrocessione diretta, resta il cruccio principale per l'ambiente.
Domenica, però, sono andate in scena alcune gare delle quali il Bisceglie è stato spettatore molto interessato. La Mariglianese ha perso 2-1 sul campo del Casarano rimanendo perciò ancora a quota 30 punti; destino analogo per il Brindisi, sconfitto di misura nel derby di Fasano; un passo in avanti l'ha compiuto il San Giorgio a Cremano, che si è imposto per 1-0 sul Sorrento scavalcando la compagtine biscegliese. Una buona notizia è giunta dal "Poli" dove il Molfetta ha reagolato il Rotonda, rimasto quindi a 29, una lunghezza in più rispetto gli stellati. Il pareggio strappato con le unghie e con i denti al cospetto dell'Audace Cerignola capolista è invece la prova della vitalità di un Nardò che si è avvicinato pericolosamente a -2 e fra l'altro ha ben tre incontri da recuperare. Evitare il penultimo posto, che significa retrocessione diretta, resta il cruccio principale per l'ambiente.