Zibert: «Non è finita»
Il centrocampista sloveno: «Sfortunati sulle due traverse, a Lentini per vincere»
domenica 28 giugno 2020
17.30
Sfortunato protagonista di uno dei due episodi che avrebbero potuto indirizzare diversamente il match d'andata dei playout del gruppo C di Serie C tra Bisceglie e Sicula Leonzio, Urban Zibert ha commentato a mente fredda l'andamento del primo atto della serie e l'impatto col calcio giocato a distanza di oltre tre mesi e mezzo dall'ultima gara ufficiale (Bisceglie-Catania dell'8 marzo scorso).
«Abbiamo ripreso ad allenarci tre settimane fa con l'obiettivo di recuperare la condizione fisica e giocare al meglio questi playout ma devo ammettere che, nonostante la preparazione, dopo una ventina di minuti ho avvertito delle difficoltà come diversi altri colleghi da una parte e dall'altra» ha spiegato il centrocampista sloveno a BisceglieViva. «Il caldo non è stato d'aiuto e i ritmi si sono abbassati nel secondo tempo».
Certo però che se quel tuo tiro fosse finito in porta...
Sia io che Mady (Abonckelet, ndr), qualche minuto prima, siamo stati sfortunati: due traverse in pochi minuti. Eravamo stati bravi a prendere le misure agli avversari dopo un inizio difficile; abbiamo anche alzato il baricentro e creato delle occasioni. Segnare, in quel momento della partita, ci avrebbe dato grande carica a livello psicologico. E invece abbiamo preso gol su ripartenza.
Martedì la sfida decisiva a Lentini...
Dobbiamo andare lì e fare la nostra partita. Non dobbiamo "provare" a ribaltare il risultato, dobbiamo ribaltarlo. L'unico modo per raggiungere questa salvezza è vincere e ce la metteremo tutta per raggiungere l'obiettivo. Non è finita.
Qual è il tuo bilancio personale della stagione a Bisceglie?
Qui mi sono trovato e sto benissimo. Bisceglie è una città molto bella e vivace. Il rapporto coi tifosi più affezionati è buono e ho apprezzato che siano rimasti al nostro fianco anche nei momenti difficili. Mi dispiace tanto per i risultati che non sono arrivati.
Cosa c'è nel futuro calcistico di Urban Zibert?
Intanto vorrei centrare la salvezza col Bisceglie, quindi tornerò a disposizione della Reggina per fine prestito e valuterò cosa fare insieme alla società.
«Abbiamo ripreso ad allenarci tre settimane fa con l'obiettivo di recuperare la condizione fisica e giocare al meglio questi playout ma devo ammettere che, nonostante la preparazione, dopo una ventina di minuti ho avvertito delle difficoltà come diversi altri colleghi da una parte e dall'altra» ha spiegato il centrocampista sloveno a BisceglieViva. «Il caldo non è stato d'aiuto e i ritmi si sono abbassati nel secondo tempo».
Certo però che se quel tuo tiro fosse finito in porta...
Sia io che Mady (Abonckelet, ndr), qualche minuto prima, siamo stati sfortunati: due traverse in pochi minuti. Eravamo stati bravi a prendere le misure agli avversari dopo un inizio difficile; abbiamo anche alzato il baricentro e creato delle occasioni. Segnare, in quel momento della partita, ci avrebbe dato grande carica a livello psicologico. E invece abbiamo preso gol su ripartenza.
Martedì la sfida decisiva a Lentini...
Dobbiamo andare lì e fare la nostra partita. Non dobbiamo "provare" a ribaltare il risultato, dobbiamo ribaltarlo. L'unico modo per raggiungere questa salvezza è vincere e ce la metteremo tutta per raggiungere l'obiettivo. Non è finita.
Qual è il tuo bilancio personale della stagione a Bisceglie?
Qui mi sono trovato e sto benissimo. Bisceglie è una città molto bella e vivace. Il rapporto coi tifosi più affezionati è buono e ho apprezzato che siano rimasti al nostro fianco anche nei momenti difficili. Mi dispiace tanto per i risultati che non sono arrivati.
Cosa c'è nel futuro calcistico di Urban Zibert?
Intanto vorrei centrare la salvezza col Bisceglie, quindi tornerò a disposizione della Reggina per fine prestito e valuterò cosa fare insieme alla società.