Abbandonata al suo destino la madonnina della Misericordia
La segnalazione di un lettore residente nel quartiere
martedì 23 maggio 2017
11.51
iReport
Se dovesse mettersi a piangere, non si tratterebbe di miracolo. La statua della Madonna di Lourdes posta nell'edicola votiva di Traversa Imbriani piangerebbe piuttosto per il dispiacere di non avere più un volontario che ne cura le sorti.
I fiori a devozione, quando ci sono, sono secchi o marci, l'acqua in cui vengono deposti è sempre putrida, il giardino, che pure viene curato dal comune quando i devoti segnalano la massima urgenza, è vittima dell'insolenza di branchi di adolescenti soliti scegliere il largo come punto di ritrovo e fruirne come di un cassonetto per l'indifferenziata.
A segnalarci lo stato di degrado in cui versano le aiuole in cui anni addietro, su iniziativa del sig. Giuseppe Povia (titolare del bar Ghiottonerie) fu realizzata la nicchia a devozione della Nostra Signora di Lourdes, è un residente del quartiere Misericordia.
L'occasione per la segnalazione lo ha dato la Festa della Misericordia, celebrata come di rito nella quinta domenica successiva alla Pasqua, in cui una sontuosa cornice di celebrazioni.
«Da un lato - descrive il cittadino - c'erano i devoti in fila ad omaggiare la decorata statua di Santa Maria Madre della Misericordia portata in processione tra fuochi d'artificio, giubilo e striscioni, dall'altra la statuina scolorita, al buio e tra i rifiuti. Praticamente abbandonata».
La custodia dell'edicola è da sempre affidata ai devoti e, dalla data della scomparsa di una volontaria più assidua, chi si affaccia a rivolgere una preghiera alla piccola statua solo occasionalmente se ne prende cura.
Lassismo, pigrizia o segno di una fede affievolita non è dato saperlo. Sta di fatto che, posta all'ingresso di una chiesa frequentata da centinaia di parrocchiani, un'opera sacra ridotta in stato di degrado non è certo un belvedere.
All'indomani della festa, tra i residui delle coreografie per i festeggiamenti del Bisceglie Calcio che il vento ha messo all'angolo e i sacchi sparsi di rifiuti che qualcuno ha abbandonato ovunque, qualcuno di buon cuore ha ripulito temporaneamente l'area, lasciando che l'unica rosa fresca deposta da un fedele facesse decorasse la nicchia. Si è trattato tuttavia di un gesto occasionale. L'area a verde, invece, andrebbe affidata in custodia permanente a volontari o parrocchiani in grado di assicurare una costanza nelle manutenzioni e dare l'esempio a chi ormai vive quel luogo come una periferia nel cuore della città.
I fiori a devozione, quando ci sono, sono secchi o marci, l'acqua in cui vengono deposti è sempre putrida, il giardino, che pure viene curato dal comune quando i devoti segnalano la massima urgenza, è vittima dell'insolenza di branchi di adolescenti soliti scegliere il largo come punto di ritrovo e fruirne come di un cassonetto per l'indifferenziata.
A segnalarci lo stato di degrado in cui versano le aiuole in cui anni addietro, su iniziativa del sig. Giuseppe Povia (titolare del bar Ghiottonerie) fu realizzata la nicchia a devozione della Nostra Signora di Lourdes, è un residente del quartiere Misericordia.
L'occasione per la segnalazione lo ha dato la Festa della Misericordia, celebrata come di rito nella quinta domenica successiva alla Pasqua, in cui una sontuosa cornice di celebrazioni.
«Da un lato - descrive il cittadino - c'erano i devoti in fila ad omaggiare la decorata statua di Santa Maria Madre della Misericordia portata in processione tra fuochi d'artificio, giubilo e striscioni, dall'altra la statuina scolorita, al buio e tra i rifiuti. Praticamente abbandonata».
La custodia dell'edicola è da sempre affidata ai devoti e, dalla data della scomparsa di una volontaria più assidua, chi si affaccia a rivolgere una preghiera alla piccola statua solo occasionalmente se ne prende cura.
Lassismo, pigrizia o segno di una fede affievolita non è dato saperlo. Sta di fatto che, posta all'ingresso di una chiesa frequentata da centinaia di parrocchiani, un'opera sacra ridotta in stato di degrado non è certo un belvedere.
All'indomani della festa, tra i residui delle coreografie per i festeggiamenti del Bisceglie Calcio che il vento ha messo all'angolo e i sacchi sparsi di rifiuti che qualcuno ha abbandonato ovunque, qualcuno di buon cuore ha ripulito temporaneamente l'area, lasciando che l'unica rosa fresca deposta da un fedele facesse decorasse la nicchia. Si è trattato tuttavia di un gesto occasionale. L'area a verde, invece, andrebbe affidata in custodia permanente a volontari o parrocchiani in grado di assicurare una costanza nelle manutenzioni e dare l'esempio a chi ormai vive quel luogo come una periferia nel cuore della città.