«Strisce blu, continua la discriminazione nei confronti dei residenti a Salnitro»
Il cittadino biscegliese replica al vicesindaco Consiglio e insiste sulla necessità di un ravvedimento
La successiva replica del vicesindaco, apparsa sul nostro sito il giorno seguente (link all'articolo) non ha soddisfatto il combattivo lettore, tornato sull'argomento, invero non secondario, del trattamento ritenuto tutt'altro che di favore nei confronti degli abitanti di un rione già abbastanza vessato da almeno un buon decennio di incuria e abbandono.
Il residente - che ha firmato anche questa seconda istanza presentata agli organi competenti oltre che inoltrata a BisceglieViva - ha battuto nuovamente il tasto su quello che definisce un grossolano errore di valutazione (e non è certo l'unico): aver accomunato Salnitro alla litoranea nella suddivisione delle aree di competenza dell'abbonamento per le strisce blu. Il cittadino, che non ha mancato di sottolineare- dal suo punto di vista - il mancato coinvolgimento del quartiere in queste dinamiche da parte dell'amministrazione comunale, si augura un ravvedimento di modo che a chi risiede a Salnitro siano garantiti diritti identici a quelli degli altri biscegliesi.
Rispondendo a quanto replicato dal vicesindaco Consiglio tramite la redazione di Bisceglieviva.it alla mia richiesta di chiarimenti di pari oggetto del 30 maggio scorso, desidero innanzi tutto precisare che la mia istanza non era rivolta alla segnalazione di variazioni tariffarie ma all'applicazione delle stesse in funzione delle zone di residenza di noi cittadini residenti in zona Salnitro e alla partecipazione, o quanto meno alla consultazione, per l'esposizione di necessità, suggerimenti, consigli, soluzioni prima ancora di procedere a valutazioni e decisioni su scelte di strategica importanza.
Infatti il vicesindaco, naturalmente facendo riferimento ad atti amministrativi comunali, ha precisato che codesta amministrazione ha solo valutato "il contestuale sviluppo turistico/commerciale dell'adiacente zona portuale (via la Spiaggia) considerando le esigenze dei residenti (?) della zona ove insistono i parcheggi a pagamento e facendo le dovute valutazioni" e quindi "ha ritenuto di modificare l'assetto dei parcheggi a pagamento della zona Salnitro" evidenziandosi allo stesso tempo la mancanza di risposta alla mia domanda che chiedeva se, come e quando la stessa amministrazione, prima ancora di considerare e prendere delle decisioni, avesse avuto il buon senso di interpellare in merito anche i residenti della zona Salnitro.
A giochi fatti viene da chiedersi: quali considerazioni sono state fatte? Forse quella che i residenti in zona Salnitro siano dei facoltosi benestanti per il semplice fatto di essere lì residenti e quindi possano, anzi debbano, pagare un abbonamento che però, udite udite, consente loro di parcheggiare anche su tutta la litoranea sia di Levante che di Ponente come se parcheggiare per esigenze abitative e parcheggiare per poter andare in spiaggia fosse la stessa cosa!
Sarebbe molto interessante conoscere quali motivazioni abbiano indotto questa amministrazione a dare una attenzione così preponderante al "contestuale sviluppo turistico/commerciale" e molto meno ai residenti della zona, considerati altresì ancora meno uguali ai residenti in via la Spiaggia ai quali, quanto meno, sono stati concessi, seppure in maniera non congrua rispetto al numero degli aventi diritto, alcuni posti auto a loro riservati, anche se di riservatezza non si potrebbe parlare in quanto su quegli stalli è applicato il principio "chi e chiunque prima arriva alloggia" alla faccia del posto riservato.
Sembrerebbe come se agli abitanti in zona Salnitro fosse stato fatto un favore, quando invece non si tratta di favore ma di discriminazione nei confronti del resto dei cittadini. Infatti, così come in passato, e riconfermato dalla delibera di giunta n° 104 del 26/05/2020 come precisato dal vicesindaco, anche per l'anno in corso le tariffe e gli abbonamenti restano invariate, per cui andando a leggere quanto riportato al quinto riquadro del prospetto "Tipologia tariffa parcheggi a pagamento anno 2019" è riportato quanto segue:
"Euro 50
Tariffa abbonamento - durata 12 mesi - valida per il solo centro urbano e aree di parcheggio ex scalo merci Ferrovie dello Stato, Bastione San Martino, con esclusione di piazza Vittorio Emanuele II.
Titolari di attività commerciali, professionali e artigianali e loro dipendenti (massimo due)
Residenti nel centro urbano in strade e piazze ove insistono i parcheggi a pagamento e rispettive traverse
Residenti nel centro storico e nelle aree pedonali urbane di via Aldo Moro e via Marconi
Dipendenti di uffici pubblici ubicati nel centro storico e in piazza San Francesco".
Così stando le cose non si capisce perché mentre i "residenti nel centro urbano in strade e piazze dove insistono i parcheggi a pagamento e rispettive traverse" possono godere di un abbonamento dell'importo annuo di 50 euro che permette loro di parcheggiare in tutto su tutto il territorio comunale ad eccezione di piazza Vittorio Emanuele II, ai residenti in zona Salnitro questo "privilegio" non è concesso. Se però volessero, o avessero necessità di un abbonamento per parcheggiare in altre zone della città durante tutto l'anno, considerato che per la zona Salnitro e litoranee è stato già pagato, dovrebbero essere costrette a sborsare un ulteriore importo per un abbonamento aggiuntivo non di 50 euro come per gli altri cittadini come anzi classificati ma di 150 euro; in tale caso si avrebbe oltremodo anche una doppia beffa in quanto nei 150 euro è anche compresa la possibilità di parcheggiare in zona Salnitro.
Ciò posto, e fino ad auspicabile ravvedimento risolutivo contrario, è dimostrato che i cittadini residenti in zona Salnitro per questa amministrazione oltre a non essere uguali a tutti gli altri in relazione alla possibilità di usufruire dello stesso trattamento per poter parcheggiare nella città dovranno sostenere un costo notevolmente superiore a quello del resto cittadini biscegliesi, quanto meno un costo di 150 euro e non di 50 euro.
Come evidenziato le incongruenze sono abbastanza evidenti ancorché rinvenienti dalla mefistofelica decisione di inserire la zona Salnitro e quindi i suoi abitanti in un contesto non abitativo ma esclusivamente turistico/commerciale, come se per il periodo dall'11 maggio all'8 settembre ogni ivi residente abitasse la sua dimora in qualità di gaudente turista e/o operatore commerciale; che poi non si riesce a capire in cosa consista il già citato "contestuale sviluppo turistico/commerciale" con il parcheggiare sulle strisce blu o bianche e la trasformazione di un parcheggio asservito a residenti di un rione abitativo in "parcheggio su litoranea". Sarebbe veramente interessante conoscerne i motivi.