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Cronaca
46enne di Molfetta trovato morto a Bisceglie, disposta l'autopsia
La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un fascicolo d'inchiesta: l'ipotesi è quella di istigazione al suicidio
Bisceglie - lunedì 3 marzo 2025
18.58
La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio sulla morte di Valerio Lacalamita, il 46enne di Molfetta di cui non si avevano più notizie da ormai dieci giorni. Un atto dovuto, dicono dagli uffici giudiziari, per permettere agli inquirenti di eseguire i successivi accertamenti.
Sulla dinamica dell'episodio, in realtà, ci sono pochi dubbi: in base a quanto emerso sinora, infatti, sembra che il 46enne non sia deceduto a seguito di una morte violenta, ma di un gesto estremo. Il cadavere dell'uomo è stato ritrovato ieri nelle campagne di Bisceglie, a poca distanza dalla sua auto, una Renault Mégane ed è ora nell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari per svolgere tutti gli accertamenti necessari e per escludere qualsiasi dubbio su quel che è successo.
Il sostituto procuratore di Trani, Lucio Vaira, ha disposto l'autopsia: l'esame necroscopico sarà effettuato nei prossimi giorni dal medico legale Antonio De Donno, mentre proseguono le indagini dei Carabinieri della Tenenza di Bisceglie. Al vaglio, oltre all'analisi del suo smartphone, anche le conoscenze e i rapporti personali dell'uomo, di cui non si avevano più notizie dal 23 febbraio scorso. Il 46enne si era allontanato senza portare con sé il telefono cellulare, a bordo della sua auto.
Forze dell'ordine e volontari hanno esplorato diverse aree, senza esito, mentre i familiari avevano lanciato un appello attraverso il programma televisivo di Rai 3 "Chi l'ha visto" affinché il loro congiunto venisse ritrovato. Ieri, l'epilogo. Al momento, nessuna pista è esclusa e saranno le indagini a fornire risposte più precise.
Sulla dinamica dell'episodio, in realtà, ci sono pochi dubbi: in base a quanto emerso sinora, infatti, sembra che il 46enne non sia deceduto a seguito di una morte violenta, ma di un gesto estremo. Il cadavere dell'uomo è stato ritrovato ieri nelle campagne di Bisceglie, a poca distanza dalla sua auto, una Renault Mégane ed è ora nell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari per svolgere tutti gli accertamenti necessari e per escludere qualsiasi dubbio su quel che è successo.
Il sostituto procuratore di Trani, Lucio Vaira, ha disposto l'autopsia: l'esame necroscopico sarà effettuato nei prossimi giorni dal medico legale Antonio De Donno, mentre proseguono le indagini dei Carabinieri della Tenenza di Bisceglie. Al vaglio, oltre all'analisi del suo smartphone, anche le conoscenze e i rapporti personali dell'uomo, di cui non si avevano più notizie dal 23 febbraio scorso. Il 46enne si era allontanato senza portare con sé il telefono cellulare, a bordo della sua auto.
Forze dell'ordine e volontari hanno esplorato diverse aree, senza esito, mentre i familiari avevano lanciato un appello attraverso il programma televisivo di Rai 3 "Chi l'ha visto" affinché il loro congiunto venisse ritrovato. Ieri, l'epilogo. Al momento, nessuna pista è esclusa e saranno le indagini a fornire risposte più precise.