Politica
5 Stelle contro la maggioranza sui patti di collaborazione
«Ha bocciato la nostra bozza di regolamento in commissione pur di prendersi il merito dell'iniziativa»
Bisceglie - sabato 27 ottobre 2018
8.25
I patti di collaborazione saranno presto discussi, per la prima volta, dal consiglio comunale di Bisceglie. Una buona notizia per i cittadini che potranno, nel caso in cui lo strumento dovesse essere approvato, proporre interventi come la cura di spazi pubblici esistenti, la gestione condivisa di un giardino, la riqualificazione di un'area urbana, il riuso di un edificio o servizi di solidarietà civile.
Il Movimento 5 Stelle ha predisposto una bozza di Regolamento per la disciplina dei patti di collaborazione, presentata dal consigliere comunale Enzo Amendolagine nel corso dell'ultima seduta della prima commissione consiliare. «La bozza è stata redatta a partire dal prototipo per l'amministrazione condivisa dei beni comuni, elaborato dalla Onlus Labsus. Alla riunione della commissione, su invito del Portavoce M5S Amendolagine, ha partecipato anche Pasquale Bonasora, consigliere nazionale di Labsus» hanno fatto sapere i pentastellati.
«In linea con lo spirito costruttivo della sua opposizione, il Movimento ha messo a disposizione dell'Amministrazione esperienze, proposte e strumenti e auspicava che si potesse iniziare un percorso di confronto e collaborazione per una rapida approvazione del Regolamento. E quale luogo più consono per questo confronto, se non la commissione che rappresenta il luogo istituzionale deputato all'istruttoria degli atti che poi arrivano in consiglio?
Il dibattito, purtroppo, non c'è stato. La maggioranza ha presentato unilateralmente una propria bozza di Regolamento bocciando la bozza del consigliere Amendolagine. Fra l'altro, come risulta dai verbali di commissione, Pasquale Bonasora ha evidenziato alcune incongruenze della bozza di maggioranza rispetto al prototipo Labsus che non sono state sanate nel corso della seduta» hanno rimarcato gli attivisti in una nota.
Nonostante l'accaduto «il Movimento vuole raggiungere comunque l'obiettivo di fornire alla città uno strumento normativo in grado di disciplinare i patti di collaborazione. E per questo si batterà in consiglio per migliorare il Regolamento anche con proposte di emendamento.
A margine di questa vicenda, emerge però un dato preoccupante di metodo: l'amministrazione comunale preferisce far di tutto per intestarsi il merito politico di una iniziativa, piuttosto che promuovere sinergia, sintesi e ampia condivisione su progetti sui cui è inutile dividersi» hanno concluso i 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle ha predisposto una bozza di Regolamento per la disciplina dei patti di collaborazione, presentata dal consigliere comunale Enzo Amendolagine nel corso dell'ultima seduta della prima commissione consiliare. «La bozza è stata redatta a partire dal prototipo per l'amministrazione condivisa dei beni comuni, elaborato dalla Onlus Labsus. Alla riunione della commissione, su invito del Portavoce M5S Amendolagine, ha partecipato anche Pasquale Bonasora, consigliere nazionale di Labsus» hanno fatto sapere i pentastellati.
«In linea con lo spirito costruttivo della sua opposizione, il Movimento ha messo a disposizione dell'Amministrazione esperienze, proposte e strumenti e auspicava che si potesse iniziare un percorso di confronto e collaborazione per una rapida approvazione del Regolamento. E quale luogo più consono per questo confronto, se non la commissione che rappresenta il luogo istituzionale deputato all'istruttoria degli atti che poi arrivano in consiglio?
Il dibattito, purtroppo, non c'è stato. La maggioranza ha presentato unilateralmente una propria bozza di Regolamento bocciando la bozza del consigliere Amendolagine. Fra l'altro, come risulta dai verbali di commissione, Pasquale Bonasora ha evidenziato alcune incongruenze della bozza di maggioranza rispetto al prototipo Labsus che non sono state sanate nel corso della seduta» hanno rimarcato gli attivisti in una nota.
Nonostante l'accaduto «il Movimento vuole raggiungere comunque l'obiettivo di fornire alla città uno strumento normativo in grado di disciplinare i patti di collaborazione. E per questo si batterà in consiglio per migliorare il Regolamento anche con proposte di emendamento.
A margine di questa vicenda, emerge però un dato preoccupante di metodo: l'amministrazione comunale preferisce far di tutto per intestarsi il merito politico di una iniziativa, piuttosto che promuovere sinergia, sintesi e ampia condivisione su progetti sui cui è inutile dividersi» hanno concluso i 5 Stelle.