Politica
5 Stelle, mozione no-trivelle in consiglio comunale
Amendolagine: «Su questo tema non possiamo essere ambigui»
Bisceglie - domenica 5 febbraio 2023
10.58
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione al consiglio comunale di Bisceglie affinché la massima assise cittadina esprima la sua ferma contrarietà allo sblocco delle concessioni di estrazione gas in zone di mare, tra cui il nostro fronte mare in Adriatico, previsto dal cosiddetto decreto "Energia" approvato a novembre scorso dal consiglio dei ministri.
Il governo Meloni, che ha confermato e rafforzato la sua volontà nel decreto aiuti quater recentemente approvato in Parlamento, da il via libera all'aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti ed al rilascio di nuove concessioni nei giacimenti situati tra le 9 e le 12 miglia dalla costa, riducendo così il limite precedentemente previsto dalla legge.
Si tratta di una situazione che desta il massimo allarme non solo per la comunità biscegliese ma anche per altri territori della nostra regione, atteso che tra le zone interessate dall'ampliamento dei permessi introdotto con il decreto in questione ce ne sarebbero ben tre in Puglia: oltre al Golfo di Taranto, anche le zone di mare prospicienti Brindisi ed Otranto. A queste se ne potrebbero aggiungere delle altre nel nord Adriatico.
Per questa ragione nei giorni scorsi i consiglieri regionali pentastellati Galante, Barone, Casili e Di Bari hanno depositato una mozione per chiedere alla giunta di farsi portavoce con il governo nazionale del no della Puglia all'aumento delle trivellazioni e di intraprendere ogni azione utile per contrastare il rilascio di nuove concessioni.
L'iniziativa promossa a livello nazionale dal senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle, e dall'onorevole Leonardo Donno, coordinatore regionale pentastellato, è stata presentata anche negli altri comuni pugliesi capoluogo di provincia ed analoghe iniziative sono in corso negli altri comuni e nelle altre regioni dove il Movimento è presente con suoi rappresentanti.
La consultazione popolare del 17 aprile 2016, proposta dalle Regioni, in merito alle trivellazioni in mare, nonostante il mancato raggiungimento del quorum, ha visto la partecipazione di quasi 16 milioni di cittadini con la netta preponderanza dell'86% (95%) dei suffragi favorevoli all'abrogazione della disposizione che estendeva la durata delle concessioni per l'estrazione di idrocarburi in mare (entro le 12 miglia dalla costa) sino all'esaurimento della vita utile dei relativi giacimenti.
La scelta del Governo nazionale di aumentare la produzione del gas e avviare nuove trivellazioni è anacronistica ed insensata rispetto agli obiettivi dell'Agenda 2030 e a quelli più ambiziosi per il 2050, contraddicendo le politiche europee in ordine alla transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile.
«Il MoVimento 5 Stelle è da sempre attento ai temi che investono la tutela dell'ambiente e della salute, nonché la transizione energetica, attraverso la promozione di una politica green, per cui invoca una chiara presa di posizione contro lo sblocco delle trivellazioni varato con il decreto "Energia" dal governo Meloni» ha osservato Enzo Amendolagine. «Su questo tema non possiamo voltarci dall'altra parte, guardare indietro ed essere ambigui» ha rimarcato, annunciando l'avvenuta presentazione della mozione al consiglio comunale di Bisceglie.
Il governo Meloni, che ha confermato e rafforzato la sua volontà nel decreto aiuti quater recentemente approvato in Parlamento, da il via libera all'aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti ed al rilascio di nuove concessioni nei giacimenti situati tra le 9 e le 12 miglia dalla costa, riducendo così il limite precedentemente previsto dalla legge.
Si tratta di una situazione che desta il massimo allarme non solo per la comunità biscegliese ma anche per altri territori della nostra regione, atteso che tra le zone interessate dall'ampliamento dei permessi introdotto con il decreto in questione ce ne sarebbero ben tre in Puglia: oltre al Golfo di Taranto, anche le zone di mare prospicienti Brindisi ed Otranto. A queste se ne potrebbero aggiungere delle altre nel nord Adriatico.
Per questa ragione nei giorni scorsi i consiglieri regionali pentastellati Galante, Barone, Casili e Di Bari hanno depositato una mozione per chiedere alla giunta di farsi portavoce con il governo nazionale del no della Puglia all'aumento delle trivellazioni e di intraprendere ogni azione utile per contrastare il rilascio di nuove concessioni.
L'iniziativa promossa a livello nazionale dal senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle, e dall'onorevole Leonardo Donno, coordinatore regionale pentastellato, è stata presentata anche negli altri comuni pugliesi capoluogo di provincia ed analoghe iniziative sono in corso negli altri comuni e nelle altre regioni dove il Movimento è presente con suoi rappresentanti.
La consultazione popolare del 17 aprile 2016, proposta dalle Regioni, in merito alle trivellazioni in mare, nonostante il mancato raggiungimento del quorum, ha visto la partecipazione di quasi 16 milioni di cittadini con la netta preponderanza dell'86% (95%) dei suffragi favorevoli all'abrogazione della disposizione che estendeva la durata delle concessioni per l'estrazione di idrocarburi in mare (entro le 12 miglia dalla costa) sino all'esaurimento della vita utile dei relativi giacimenti.
La scelta del Governo nazionale di aumentare la produzione del gas e avviare nuove trivellazioni è anacronistica ed insensata rispetto agli obiettivi dell'Agenda 2030 e a quelli più ambiziosi per il 2050, contraddicendo le politiche europee in ordine alla transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile.
«Il MoVimento 5 Stelle è da sempre attento ai temi che investono la tutela dell'ambiente e della salute, nonché la transizione energetica, attraverso la promozione di una politica green, per cui invoca una chiara presa di posizione contro lo sblocco delle trivellazioni varato con il decreto "Energia" dal governo Meloni» ha osservato Enzo Amendolagine. «Su questo tema non possiamo voltarci dall'altra parte, guardare indietro ed essere ambigui» ha rimarcato, annunciando l'avvenuta presentazione della mozione al consiglio comunale di Bisceglie.