Economia e lavoro
«6.5 milioni di litri di vino in cantina, serve distillazione»
L'allarme di Coldiretti: «Non bisogna perdere altro tempo. Occorre intervenire»
Puglia - giovedì 11 marzo 2021
«Oltre 6.5 milioni di litri di vino sono fermi nelle cantine in Puglia per effetto della chiusura di ristoranti, bar ed enoteche, che ha fatto crollare i consumi fuori casa con gravi difficoltà per il settore vitivinicolo regionale in particolar modo quello legato ai vini a indicazione geografica, a maggior valore aggiunto». A lanciare l'allarme Coldiretti, sottolineando che al 31 gennaio si è verificato un aumento di almeno 310mila litri rispetto allo scorso anno, secondo l'ultimo aggiornamento reso disponibile dal ministero delle politiche agricole.
«Non bisogna perdere altro tempo, intervenendo con una distillazione di emergenza nelle aree più produttive con l'obiettivo di togliere dal consumo alimentare vini e mosti a valori paragonabili a quelli di mercato, per garantire la sopravvivenza delle aziende, non escludendo il ricorso alla vendemmia verde al fine di prevenire surplus di produzione in caso di annata molto favorevole.
La diffusione dei contagi fa prevedere un aggravamento della situazione per il prolungamento delle misure di contenimento con un forte squilibrio di mercato, che rischia di vanificare l'impegno di qualificazione dei produttori per aumentare il valore delle produzioni e il successo sui mercati internazionali, dove per la prima volta dopo anni le vendite sono risultate in calo del 3%» ha affermato il presidente Savino Muraglia.
«Con quasi 4 cantine su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell'emergenza, occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia, con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili e immediatamente fruibili. Urgenti le campagne promozionali regionali, nazionali e internazionali perché bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che hanno subito una battuta d'arresto durante il lungo lockdown a causa del Covid e la segmentazione dei canali della distribuzione» ha concluso Gianni Cantele, responsabile della consulta vitivinicola di Coldiretti Puglia.
«Non bisogna perdere altro tempo, intervenendo con una distillazione di emergenza nelle aree più produttive con l'obiettivo di togliere dal consumo alimentare vini e mosti a valori paragonabili a quelli di mercato, per garantire la sopravvivenza delle aziende, non escludendo il ricorso alla vendemmia verde al fine di prevenire surplus di produzione in caso di annata molto favorevole.
La diffusione dei contagi fa prevedere un aggravamento della situazione per il prolungamento delle misure di contenimento con un forte squilibrio di mercato, che rischia di vanificare l'impegno di qualificazione dei produttori per aumentare il valore delle produzioni e il successo sui mercati internazionali, dove per la prima volta dopo anni le vendite sono risultate in calo del 3%» ha affermato il presidente Savino Muraglia.
«Con quasi 4 cantine su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell'emergenza, occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia, con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili e immediatamente fruibili. Urgenti le campagne promozionali regionali, nazionali e internazionali perché bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che hanno subito una battuta d'arresto durante il lungo lockdown a causa del Covid e la segmentazione dei canali della distribuzione» ha concluso Gianni Cantele, responsabile della consulta vitivinicola di Coldiretti Puglia.