Gioco d'azzardo patologico
Gioco d'azzardo patologico
Cronaca

78 milioni di euro solo nel 2017. I biscegliesi bruciano il 10% del reddito pro-capite in giochi

I dati dell'inchiesta "L'Italia delle slot" del Gruppo Gedi

78.1 milioni di euro: una cifra molto simile al bilancio annuale del comune. L'importo complessivo della spesa in giochi a Bisceglie nel 2017 secondo i dati raccolti dal Gruppo Gedi nell'inchiesta "L'Italia delle slot" dovrebbe indurre a riflessioni serie e aprire un dibattito, in città, riguardo un fenomeno che ha assunto dimensioni per certi versi preoccupanti.

Quanto speso nell'insieme di tutti i giochi gestiti dallo Stato e presso le sale slot è spaventoso specie se lo si divide per ciascuno dei 55385 biscegliesi: 1410 euro l'anno a testa, in pratica il 10% del reddito pro-capite annuo, pari a 14225.34 euro. Un euro ogni dieci prodotto a Bisceglie finisce in giochi.

La seconda inchiesta realizzata dal Visual Lab per tutte le testate del gruppo Gedi in collaborazione con Dataninja e Effecinque, ha allargato il campo di analisi con la pubblicazione di tutti i dati comune per comune di ogni gioco gestito dai Monopoli.

Ai dati sull'andamento delle macchinette (nelle due tipologie: le videolottery Vlt e le slot presenti nei bar, le Awp) riferiti al 2017 si sono aggiunti quest'anno quelli di tutti gli altri giochi gestiti dai Monopoli, dal Bingo ai giochi definiti "numerici a totalizzatore", dai giochi a base ippica e sportiva ai pronostici sportivi e alle scommesse virtuali, dalle lotterie tradizionali ai gratta e vinci, poi scommesse sportive e virtuali, pronostici sportivi e persino giochi di abilità manuale.

Tutti i dati che compongono "L'Italia delle slot 2" sono stati ottenuti tramite un Foia, la procedura per avere accesso ai dati e ai documenti della pubblica amministrazione. L'elaborazione a cura del Visual Lab e di Dataninja tiene conto anche dei dati sulla popolazione e sul reddito degli italiani. Il risultato è stata la creazione di un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca in oltre 7 mila comuni italiani, tra cui Bisceglie, al 977esimo posto su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro-capite.

I biscegliesi, nel 2017, hanno giocato 22 milioni di euro nelle videolottery (vlt) e 17.8 milioni di euro nelle Awp (le apparecchiature poste all'interno di bar e altri esercizi commerciali differenti dalle sale slot); notevole anche il dato a proposito dei 14 milioni di euro giocati al lotto, dei 9.1 milioni per i "gratta e vinci", degli 8.7 milioni per le scommesse sportive a quota fissa (cui bisogna sommare i 4.4 milioni delle scommesse virtuali). Più basse le giocate al Superenalotto (1.4 milioni), quasi del tutto scomparsa la voce "lotterie tradizionali" (Lotteria Italia e altro), che si è attestata poco sotto i 26 mila euro annui mentre l'ippica ha raccolto 337 mila euro di scommesse.

Nonostante la diminuzione del numero di apparecchi slot machine rilevati in città (erano 341 nel 2015 e 365 nel 2016; sono scesi a 307 nel 2017), la tendenza è al rialzo: nel 2015 sono stati spesi 33.5 milioni, saliti a 35.4 milioni nel 2016 fino a sfiorare quota 40 milioni di euro nel 2017 (39.8).

L'indagine ha raccolto anche i dati in merito alle vincite totalizzate, che si aggirano intorno ai 59.4 milioni; 19.4 alle slot videolottery, 12.5 nelle Awp, 9.7 al gioco del lotto, 6.8 nelle scommesse sportive a quota fissa e 3.6 su quelle virtuali, 6.4 nelle lotterie istantanee "gratta e vinci", 651 mila euro al Superenalotto. In quale misura possa essere definito "patologico" il comportamento dei giocatori biscegliesi è un argomento di discussione molto interessante che andrebbe affrontato in un dibattito pubblico serrato.
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