
Associazioni
8 marzo in piazza: Arci tra i promotori della manifestazione
«Porteremo in piazza le nostre istanze per un modello di società inclusivo e condiviso contro ogni esclusione e discriminazione di genere»
Bisceglie - giovedì 6 marzo 2025
16.45 Comunicato Stampa
Il circolo Arci Oltre i Confini è tra i promotori dell'iniziativa che si svolgerà a Bisceglie in occasione della giornata internazionale della donna. La manifestazione è organizzata anche dal collettivo transfemminista Ziwanda, dalla locale sezione dell' ANPI e da Amnesty International. L'appuntamento è alle ore 18.30 in via Marconi zona pedonale da dove si confluirà in piazza Margherita per un flash mob ed interventi che metteranno al centro il contrasto alle politiche discriminatorie concentrandosi sul lavoro di cura che viene quasi esclusivamente delegato alle donne.
Il circolo Arci porterà in piazza le proprie istanze per un modello di società inclusivo e condiviso contro ogni esclusione e discriminazione di genere. Pratica che è propria di ogni circolo Arci e che rappresenta sul territorio un presidio democratico contro ogni confine o muro che si vuole innalzare. Il lavoro di cura va riconosciuto così come bisogna sviluppare e potenziare servizi sociali su cui investire risorse economiche, ancora più necessarie in un paese come il nostro con un alto tasso di invecchiamento della popolazione.
I programmi di austerità e di riarmo perseguiti dall' Europa oggi, sottraggono risorse a servizi sociali, alla sanità, all' istruzione, alla riconversione ecologica, alla cura del territorio. L'Europa che vogliamo è quella che si rifà ai principi di libertà, fraternità ed uguaglianza, che mette al primo posto la convivenza civile e promuove la Pace tra i popoli.
Il circolo Arci porterà in piazza le proprie istanze per un modello di società inclusivo e condiviso contro ogni esclusione e discriminazione di genere. Pratica che è propria di ogni circolo Arci e che rappresenta sul territorio un presidio democratico contro ogni confine o muro che si vuole innalzare. Il lavoro di cura va riconosciuto così come bisogna sviluppare e potenziare servizi sociali su cui investire risorse economiche, ancora più necessarie in un paese come il nostro con un alto tasso di invecchiamento della popolazione.
I programmi di austerità e di riarmo perseguiti dall' Europa oggi, sottraggono risorse a servizi sociali, alla sanità, all' istruzione, alla riconversione ecologica, alla cura del territorio. L'Europa che vogliamo è quella che si rifà ai principi di libertà, fraternità ed uguaglianza, che mette al primo posto la convivenza civile e promuove la Pace tra i popoli.