Attualità
Addio a don Vito Mastrogiacomo, l’uomo delle Divinae Follie
Da Bisceglie guardava lontano, facendone palcoscenico privilegiato delle nuove tendenze
Bisceglie - mercoledì 22 febbraio 2023
11.01
Se n'è andato in silenzio don Vito, dopo un'esistenza sul palcoscenico dorato delle tendenze ante litteram, lui che con lo sguardo sornione e l'andatura pesante lui sapeva cogliere al volo l'idea vincente.
Dapprima matrimoni di classe nella sala ricevimenti del Centro Turistico Mastrogiacomo, saloni e piscine fianco a fianco a quell'insenatura del Ponte Lama che Vito sognava di trasformare in porto turistico, progettandone a mano pontili e attracchi in una visione valida ancora oggi; poi quel pensiero alla "discoteca", che all'alba degli anni '90 divenne splendida realtà. Lui ci aveva messo tutto sé stesso. Riuscendone a farne un vero e proprio capolavoro.
Divina follia, pensiero singolare, ma soprattutto storia: per Bisceglie, per la Puglia, per l'Italia e non soltanto. Per la generazione che avanzava dagli anni '80 dell'edonismo e della new wave e si affacciava al nuovo decennio, e che vide per prima al Divinae Follie giovani Jovanotti sul palco, e Fiorello con codino, o Claudio Baglioni che improvvisava un concerto memorabile, e Irene Grandi e i Neri per Caso, oppure a cena con Maria Grazia Cucinotta e Riccardo Scamarcio, e gli scatenati 883, sulle piste multipiano della nuova musica che diventavano luogo di non solo house ma davvero una "casa" per David Morales e Frankie Knuckles.
E Rimini e Riccione stavano a guardare quella Bisceglie ormai sulla cresta dell'onda in tutto il mondo, la Puglia del divertimento si identificava in quella "location", con "il signor Vito" factotum e imprenditore sincero a capo di una squadra che in prima linea vedeva i suoi familiari, dalla signora Gina agli straordinari figli Titti e Leo, e tutti i ragazzi, tanti e bravissimi, che con lui, con loro, sono cresciuti. E il Divinae Follie ha salutato anche il nuovo millennio con eventi carichi e ricchi di vita e divertimento, giornate memorabili fra piscine e feste, e serate dove Bob Sinclar e compagnia dettavano il ritmo della notte.
Decenni spettacolari, targati Mastrogiacomo.
I casi della vita portano poi ad altre storie, ad altre scelte. E don Vito Mastrogiacomo, l'uomo che guardava lontano, ora da lontano ci guarda. E noi tutti, che lo abbiamo conosciuto bene, lo salutiamo con grande affetto.
Dapprima matrimoni di classe nella sala ricevimenti del Centro Turistico Mastrogiacomo, saloni e piscine fianco a fianco a quell'insenatura del Ponte Lama che Vito sognava di trasformare in porto turistico, progettandone a mano pontili e attracchi in una visione valida ancora oggi; poi quel pensiero alla "discoteca", che all'alba degli anni '90 divenne splendida realtà. Lui ci aveva messo tutto sé stesso. Riuscendone a farne un vero e proprio capolavoro.
Divina follia, pensiero singolare, ma soprattutto storia: per Bisceglie, per la Puglia, per l'Italia e non soltanto. Per la generazione che avanzava dagli anni '80 dell'edonismo e della new wave e si affacciava al nuovo decennio, e che vide per prima al Divinae Follie giovani Jovanotti sul palco, e Fiorello con codino, o Claudio Baglioni che improvvisava un concerto memorabile, e Irene Grandi e i Neri per Caso, oppure a cena con Maria Grazia Cucinotta e Riccardo Scamarcio, e gli scatenati 883, sulle piste multipiano della nuova musica che diventavano luogo di non solo house ma davvero una "casa" per David Morales e Frankie Knuckles.
E Rimini e Riccione stavano a guardare quella Bisceglie ormai sulla cresta dell'onda in tutto il mondo, la Puglia del divertimento si identificava in quella "location", con "il signor Vito" factotum e imprenditore sincero a capo di una squadra che in prima linea vedeva i suoi familiari, dalla signora Gina agli straordinari figli Titti e Leo, e tutti i ragazzi, tanti e bravissimi, che con lui, con loro, sono cresciuti. E il Divinae Follie ha salutato anche il nuovo millennio con eventi carichi e ricchi di vita e divertimento, giornate memorabili fra piscine e feste, e serate dove Bob Sinclar e compagnia dettavano il ritmo della notte.
Decenni spettacolari, targati Mastrogiacomo.
I casi della vita portano poi ad altre storie, ad altre scelte. E don Vito Mastrogiacomo, l'uomo che guardava lontano, ora da lontano ci guarda. E noi tutti, che lo abbiamo conosciuto bene, lo salutiamo con grande affetto.