Attualità
Addio a Sven Goran Eriksson: il ricordo di Nancy Dell'Olio
L'allenatore svedese ha perso la sua battaglia contro il tumore
Bisceglie - lunedì 26 agosto 2024
16.55
È delle ultime ore la notizia della scomparsa di Sven Goran Eriksson, storico allenatore di Lazio e Sampdoria. Dopo aver annunciato a gennaio di essere affetto da un tumore al pancreas, l'ex tecnico si è spento otto mesi dopo, lasciando un vuoto nel mondo del calcio internazionale.
Tra i tanti che hanno voluto ricordarlo, anche Nancy Dell'Olio, avvocata di origini biscegliesi, che è stata per dieci anni la compagna di Eriksson. In una breve dichiarazione ha espresso il suo dolore: «È devastante. Sapevo che Sven era malato, ma così fa male».
Eriksson ha avuto una lunga e variegata carriera sia a livello di club che a livello internazionale. È diventato famoso negli anni '80, quando ha guidato il club svedese IFK Göteborg alla vittoria in campionato e, soprattutto, alla conquista della Coppa UEFA nel 1982. Questo successo gli ha aperto le porte a una carriera internazionale di alto profilo.
Dopo l'esperienza in Svezia, Eriksson ha allenato diverse squadre in Italia, tra cui la Roma, la Fiorentina e, in particolare, la Lazio. Con la Lazio, ha vinto diversi trofei, tra cui il campionato di Serie A nella stagione 1999-2000, la Coppa Italia e la Supercoppa UEFA. Ha anche avuto due periodi di successo con il Benfica in Portogallo, portando la squadra a vincere il campionato e a raggiungere la finale della Coppa dei Campioni (ora Champions League) nel 1990.
È stato il primo allenatore straniero a guidare l'Inghilterra, occupando la posizione dal 2001 al 2006. Durante il suo mandato, l'Inghilterra ha raggiunto i quarti di finale sia ai Mondiali del 2002 che a quelli del 2006, così come agli Europei del 2004. Sebbene abbia ottenuto buoni risultati, il suo periodo è stato segnato anche da critiche per non aver portato l'Inghilterra oltre i quarti di finale in queste competizioni.
Dopo l'esperienza con l'Inghilterra, Eriksson ha continuato ad allenare in diverse parti del mondo. È stato allenatore di club e nazionali in paesi come il Messico (dove ha guidato la nazionale messicana), la Costa d'Avorio, la Cina e gli Emirati Arabi Uniti.
La morte di Eriksson segna la fine di una carriera straordinaria, che lo ha visto guidare alcune delle squadre più prestigiose d'Europa e lascia un ricordo indelebile nei cuori di molti.
Tra i tanti che hanno voluto ricordarlo, anche Nancy Dell'Olio, avvocata di origini biscegliesi, che è stata per dieci anni la compagna di Eriksson. In una breve dichiarazione ha espresso il suo dolore: «È devastante. Sapevo che Sven era malato, ma così fa male».
Eriksson ha avuto una lunga e variegata carriera sia a livello di club che a livello internazionale. È diventato famoso negli anni '80, quando ha guidato il club svedese IFK Göteborg alla vittoria in campionato e, soprattutto, alla conquista della Coppa UEFA nel 1982. Questo successo gli ha aperto le porte a una carriera internazionale di alto profilo.
Dopo l'esperienza in Svezia, Eriksson ha allenato diverse squadre in Italia, tra cui la Roma, la Fiorentina e, in particolare, la Lazio. Con la Lazio, ha vinto diversi trofei, tra cui il campionato di Serie A nella stagione 1999-2000, la Coppa Italia e la Supercoppa UEFA. Ha anche avuto due periodi di successo con il Benfica in Portogallo, portando la squadra a vincere il campionato e a raggiungere la finale della Coppa dei Campioni (ora Champions League) nel 1990.
È stato il primo allenatore straniero a guidare l'Inghilterra, occupando la posizione dal 2001 al 2006. Durante il suo mandato, l'Inghilterra ha raggiunto i quarti di finale sia ai Mondiali del 2002 che a quelli del 2006, così come agli Europei del 2004. Sebbene abbia ottenuto buoni risultati, il suo periodo è stato segnato anche da critiche per non aver portato l'Inghilterra oltre i quarti di finale in queste competizioni.
Dopo l'esperienza con l'Inghilterra, Eriksson ha continuato ad allenare in diverse parti del mondo. È stato allenatore di club e nazionali in paesi come il Messico (dove ha guidato la nazionale messicana), la Costa d'Avorio, la Cina e gli Emirati Arabi Uniti.
La morte di Eriksson segna la fine di una carriera straordinaria, che lo ha visto guidare alcune delle squadre più prestigiose d'Europa e lascia un ricordo indelebile nei cuori di molti.