Cultura
"Affinità", quando poesia e fotografia si tengono per mano
Un percorso emozionante di sensazioni intime e visive con Serena Mansueto e Stefano Iaconisi
Bisceglie - venerdì 19 luglio 2019
14.08
Quando due forme d'arte come la Poesia e la fotografia decidono di tenersi per mano e condividere un percorso, nasce un connubio di sensazioni intime e visive che regalano emozioni.
Questo è quanto emerge nella mostra foto-letteraria "Affinità" che ha avuto luogo a Bisceglie a Palazzo Tupputi, a cura della poetessa Serena Mansueto e del fotografo Stefano Iaconisi. Un percorso di immagini e parole sapientemente organizzato dagli artisti, che accompagna il visitatore in un viaggio quasi irreale con un biglietto di sola andata nel mondo dell'arte. Una perfetta simbiosi di immagini e parole, un profumo di silenzio nelle stanze ovattate di ricerca e mistero.
Notevoli le foto proposte da Iaconisi, dove la ricerca del particolare spesso distrae l'osservatore dal soggetto in primo piano, regalando punti di vista differenti e cuciti come un abito su chi usufruisce della immagine, spesso immersa in un utopico silenzio crepuscolare, che invita l'animo alla meditazione.
Una ricerca ulteriormente approfondita dai versi a corredo di ogni foto, proposti dalla poetessa Mansueto con delicatezza e semplicità di linguaggio e conditi di quel dolce "melanconico" versificare proprio di chi fa del verso una firma di comunicazione estetica. Un connubio equilibrato di sensazioni che il visitatore percorre su un filo, come un circense equilibrista, senza timore di poter cadere dalla parte dell'immagine o dalla parte del verso.
Questo è quanto emerge nella mostra foto-letteraria "Affinità" che ha avuto luogo a Bisceglie a Palazzo Tupputi, a cura della poetessa Serena Mansueto e del fotografo Stefano Iaconisi. Un percorso di immagini e parole sapientemente organizzato dagli artisti, che accompagna il visitatore in un viaggio quasi irreale con un biglietto di sola andata nel mondo dell'arte. Una perfetta simbiosi di immagini e parole, un profumo di silenzio nelle stanze ovattate di ricerca e mistero.
Notevoli le foto proposte da Iaconisi, dove la ricerca del particolare spesso distrae l'osservatore dal soggetto in primo piano, regalando punti di vista differenti e cuciti come un abito su chi usufruisce della immagine, spesso immersa in un utopico silenzio crepuscolare, che invita l'animo alla meditazione.
Una ricerca ulteriormente approfondita dai versi a corredo di ogni foto, proposti dalla poetessa Mansueto con delicatezza e semplicità di linguaggio e conditi di quel dolce "melanconico" versificare proprio di chi fa del verso una firma di comunicazione estetica. Un connubio equilibrato di sensazioni che il visitatore percorre su un filo, come un circense equilibrista, senza timore di poter cadere dalla parte dell'immagine o dalla parte del verso.