Cronaca
Agguato nella notte: atto intimidatorio?
Emergono ulteriori dettagli dal racconto della vittima, un imprenditore biscegliese di 64 anni
Bisceglie - martedì 7 settembre 2021
14.00
Un atto intimidatorio. Questa, al momento, l'ipotesi più accreditata a proposito dell'episodio avvenuto nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 settembre nelle campagne di Bisceglie, in via San Mercuro, con alcuni colpi d'arma da fuoco esplosi all'indirizzo di un 64enne biscegliese (clic per saperne di più). L'uomo, noto imprenditore del settore agricolo, era a bordo della sua auto quando uno sconosciuto lo ha avvicinato lasciando partire due fucilate calibro 12 contro la vettura che si sono conficcate sullo sportello lato passeggero. Il fatto è avvenuto intorno alle 3.
La vittima dell'agguato, illeso ma in comprensibile stato di choc, ha raccontato alle forze dell'ordine di aver notato un soggetto spuntare dalla vegetazione e sparare, senza però riuscire a riconoscerlo a causa del buio. L'attentatore si è poi dileguato facendo perdere le proprie tracce.
Gli investigatori sono al lavoro per comprendere quale possa essere il movente dell'azione, anche sulla base di quanto sostenuto dal 64enne, che ha riferito ai militari di non essere stato oggetto di minacce né di richieste estorsive. La circostanza della presenza di diversi ostacoli su quel tratto di strada, in ragione della quale l'uomo ha dovuto rallentare la sua marcia a bordo dell'auto, è ritenuta dagli inquirenti una chiara prova della preparazione dell'agguato, pur se restano i dubbi su quali fossero le reali intenzioni del soggetto che ha sparato.
La vittima dell'agguato, illeso ma in comprensibile stato di choc, ha raccontato alle forze dell'ordine di aver notato un soggetto spuntare dalla vegetazione e sparare, senza però riuscire a riconoscerlo a causa del buio. L'attentatore si è poi dileguato facendo perdere le proprie tracce.
Gli investigatori sono al lavoro per comprendere quale possa essere il movente dell'azione, anche sulla base di quanto sostenuto dal 64enne, che ha riferito ai militari di non essere stato oggetto di minacce né di richieste estorsive. La circostanza della presenza di diversi ostacoli su quel tratto di strada, in ragione della quale l'uomo ha dovuto rallentare la sua marcia a bordo dell'auto, è ritenuta dagli inquirenti una chiara prova della preparazione dell'agguato, pur se restano i dubbi su quali fossero le reali intenzioni del soggetto che ha sparato.