Politica
Amendolagine: «Angarano "incompatibile" con la guida della città»
L'esponente 5 Stelle: «Su rifiuti, Pug e capo di gabinetto è una "Caporetto"»
Bisceglie - mercoledì 13 gennaio 2021
12.50
Le dimissioni presentate dal capo di gabinetto del Comune di Bisceglie Mauro Di Pierro nella giornata di martedì 12 gennaio continuano a suscitare reazioni politiche. L'ultima, in ordine di tempo, quella del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Enzo Amendolagine: «Ennesima retromarcia del Sindaco Angarano. Nel giro di una ventina di giorni l'amministrazione ha rinnegato se stessa almeno tre volte, senza attendere il canto del gallo» ha commentato.
«Prima il ritiro del punto sul debito fuori bilancio per il riconoscimento di centinaia di migliaia di euro all'ex gestore del servizio dell'igiene urbana nell'ultimo consiglio comunale, dove, candidamente, il dirigente, che ha partecipato al tavolo tecnico con il consorzio Ambiente 2.0 per concludere la transazione, ha dichiarato che non avrebbe la competenza d'ambito per gestire il settore affidatogli» ha spiegato.
«A fine anno 2020 la Giunta Angarano si è dichiarata in potenziale, presunto, reale conflitto di interessi in materia urbanistica, rimettendo all'ufficio tecnico i documenti per predisporre la proposta di adozione del Piano urbanistico generale. Una mossa che ha il sapore del "rallentamento tattico" dell'approvazione del Pug, per continuare ad utilizzare il vecchio strumento urbanistico non conforme alla normativa paesaggistica. In sintesi: se si approvasse il Pug non si potrebbe concedere permesso a costruire per la maglia 165, ad esempio» ha aggiunto il pentastellato.
«Dulcis in fundo, le dimissioni del capo di gabinetto del Sindaco che scopre dopo oltre due anni, nonostante fosse già vigente la legge Madia quando è stato nominato, di essere incompatibile con il suo status di pensionato.
E intanto Biscegie langue, l'insoddisfazione dei cittadini cresce e il sindaco Angarano dimostra con i fatti la propria incompatibilità politica e amministrativa con la guida della città» ha concluso Amendolagine.
«Prima il ritiro del punto sul debito fuori bilancio per il riconoscimento di centinaia di migliaia di euro all'ex gestore del servizio dell'igiene urbana nell'ultimo consiglio comunale, dove, candidamente, il dirigente, che ha partecipato al tavolo tecnico con il consorzio Ambiente 2.0 per concludere la transazione, ha dichiarato che non avrebbe la competenza d'ambito per gestire il settore affidatogli» ha spiegato.
«A fine anno 2020 la Giunta Angarano si è dichiarata in potenziale, presunto, reale conflitto di interessi in materia urbanistica, rimettendo all'ufficio tecnico i documenti per predisporre la proposta di adozione del Piano urbanistico generale. Una mossa che ha il sapore del "rallentamento tattico" dell'approvazione del Pug, per continuare ad utilizzare il vecchio strumento urbanistico non conforme alla normativa paesaggistica. In sintesi: se si approvasse il Pug non si potrebbe concedere permesso a costruire per la maglia 165, ad esempio» ha aggiunto il pentastellato.
«Dulcis in fundo, le dimissioni del capo di gabinetto del Sindaco che scopre dopo oltre due anni, nonostante fosse già vigente la legge Madia quando è stato nominato, di essere incompatibile con il suo status di pensionato.
E intanto Biscegie langue, l'insoddisfazione dei cittadini cresce e il sindaco Angarano dimostra con i fatti la propria incompatibilità politica e amministrativa con la guida della città» ha concluso Amendolagine.