Politica
Amendolagine: «L'amministrazione si lava le mani sulla questione 167»
L'esponente pentastellato: «Dal danno alla beffa per i residenti: conguaglio, mancanza di servizi e ora persino spese legali»
Bisceglie - martedì 18 dicembre 2018
11.18
Critiche da Enzo Amendolagine, esponente del Movimento 5 Stelle nella massima assise cittadina, riguardo il comportamento di maggioranza e giunta sulla questione 167. «Nel consiglio comunale dello scorso 14 dicembre abbiamo assistito all'ennesima azione pilatesca dell'amministrazione Angarano a danno dei cittadini. Questa volta protagonista l'annosa vicenda dei conguagli della 167, tema sbandierato dall'attuale sindaco quando sedeva sui banchi dell'opposizione e dalla maggioranza politica della Svolta durante la campagna elettorale di giugno» ha affermato.
«L'amministrazione in carica, alla prima occasione per dare un segnale di discontinuità, ha deciso di lavarsene le mani, nonostante un consigliere di maggioranza avesse sollecitato ulteriori approfondimenti in merito alle pregresse responsabilità politico amministrative sulla vicenda. È stata portata in aula consiliare la richiesta di approvazione di un debito fuori bilancio di oltre 500 mila euro: somme destinate a coprire i costi di conguaglio a vantaggio dei proprietari dei suoli edificati» ha aggiunto.
«Il comune è stato condannato in giudizio a ristorare le somme derivanti dalla rivalutazione dei terreni su cui è stata edificata la 167 e le conseguenti spese legali. Il debito approvato si ripercuoterà sulle famiglie che hanno comprato casa nella zona Chi aveva pensato di acquistare lì usufruendo di ipotetiche agevolazioni si è ritrovato a comprare casa a prezzi di mercato anziché popolari» ha spiegato Amendolagine, evidenziando: «C'è il rischio che i proprietari degli appartamenti e dei locali si ritrovino a dovere sostenere anche il ristoro delle spese legali cui il comune è stato condannato, avendo la Corte di Cassazione ritenuto manifestamente infondato il ricorso dell'amministrazione che puntava alla riduzione del 25% del valore dei suoli edificati. E se i cittadini della 167, per cause legittime, dovessero avere difficoltà ad adempiere al versamento delle rate concordate il comune potrebbe anche ritrovarsi in situazioni di potenziale squilibrio finanziario».
La valutazione del Movimento 5 Stelle sulla gestione del caso è severa sia nei confronti di chi ha amministrato in passato che degli attuali inquilini di Palazzo San Domenico: «La 167 doveva essere un'occasione di sviluppo urbanistico sostenibile. È diventata, invece, un evidente fallimento politico amministrativo delle giunte che hanno governato Bisceglie, gestioni che hanno lasciato - su questo fronte - nelle mani dell'amministrazione angarano un'eredità pesantissima».
Enzo Amendolagine ha deciso di non partecipare alla votazione sul punto. «Il Movimento 5 Stelle continuerà a rappresentare fuori e dentro le istituzioni le istanze dei cittadini della 167, a supportare le loro azioni e rivendicazioni, insistendo anche su iniziative di riqualificazione della zona che al momento - ad eccezione della Scuola Pertini - è priva di qualunque servizio e di aree pubbliche verdi attrezzate e mantenute» ha concluso.
«L'amministrazione in carica, alla prima occasione per dare un segnale di discontinuità, ha deciso di lavarsene le mani, nonostante un consigliere di maggioranza avesse sollecitato ulteriori approfondimenti in merito alle pregresse responsabilità politico amministrative sulla vicenda. È stata portata in aula consiliare la richiesta di approvazione di un debito fuori bilancio di oltre 500 mila euro: somme destinate a coprire i costi di conguaglio a vantaggio dei proprietari dei suoli edificati» ha aggiunto.
«Il comune è stato condannato in giudizio a ristorare le somme derivanti dalla rivalutazione dei terreni su cui è stata edificata la 167 e le conseguenti spese legali. Il debito approvato si ripercuoterà sulle famiglie che hanno comprato casa nella zona Chi aveva pensato di acquistare lì usufruendo di ipotetiche agevolazioni si è ritrovato a comprare casa a prezzi di mercato anziché popolari» ha spiegato Amendolagine, evidenziando: «C'è il rischio che i proprietari degli appartamenti e dei locali si ritrovino a dovere sostenere anche il ristoro delle spese legali cui il comune è stato condannato, avendo la Corte di Cassazione ritenuto manifestamente infondato il ricorso dell'amministrazione che puntava alla riduzione del 25% del valore dei suoli edificati. E se i cittadini della 167, per cause legittime, dovessero avere difficoltà ad adempiere al versamento delle rate concordate il comune potrebbe anche ritrovarsi in situazioni di potenziale squilibrio finanziario».
La valutazione del Movimento 5 Stelle sulla gestione del caso è severa sia nei confronti di chi ha amministrato in passato che degli attuali inquilini di Palazzo San Domenico: «La 167 doveva essere un'occasione di sviluppo urbanistico sostenibile. È diventata, invece, un evidente fallimento politico amministrativo delle giunte che hanno governato Bisceglie, gestioni che hanno lasciato - su questo fronte - nelle mani dell'amministrazione angarano un'eredità pesantissima».
Enzo Amendolagine ha deciso di non partecipare alla votazione sul punto. «Il Movimento 5 Stelle continuerà a rappresentare fuori e dentro le istituzioni le istanze dei cittadini della 167, a supportare le loro azioni e rivendicazioni, insistendo anche su iniziative di riqualificazione della zona che al momento - ad eccezione della Scuola Pertini - è priva di qualunque servizio e di aree pubbliche verdi attrezzate e mantenute» ha concluso.