Politica
«Angarano allunga i mutui al 2043 indebitando i nostri nipoti»
Spina: «In due anni ha dilapidato tutto ciò che gli era stato lasciato dalle precedenti amministrazioni»
Bisceglie - martedì 2 giugno 2020
9.04
Francesco Spina attacca ancora Angelantonio Angarano. L'attenzione dell'ex primo cittadino è rivolta, in questo caso, alla gestione finanziaria del Comune di Bisceglie.
«In 12 anni di amministrazione avevamo contratto solo 500 mila euro di mutuo per dare l'erba sintetica al "Francesco Di Liddo"» ha spiegato il consigliere di minoranza. «Avevamo abbassato le tasse, consegnato circa 150 opere pubbliche e lasciato in cassa 15 milioni di euro. In soli due anni Angarano ha azzerato i 15 milioni di euro, ha contratto mutui per circa 3 milioni di euro per coprire le buche della città e non ha realizzato neanche un'opera strutturale» ha aggiunto.
«Ma ora, con la delibera di giunta n° 105/2020, ha dato il colpo di grazia al futuro della nostra città. Avendo accumulato un centinaio di debiti fuori bilancio, che da circa due anni non vengono riconosciuti con buona pace della correttezza e su cui il giudizio delle competenti istituzioni rimane "sospeso", Angarano ha chiesto di non pagare (sospendendo) nei prossimi tre anni le rate dei mutui in corso, spalmandole nei 10 anni successivi alle originarie scadenze (fino al 2043)» ha evidenziato Spina.
«In tal modo, i mutui che erano destinati per legge agli investimenti, vengono artificiosamente utilizzati (recuperando per spese correnti la sorte capitale già in bilancio a titolo di rata annuale di mutuo che non verrà più erogata) per finanziare di fatto il pagamento dei debiti fuori bilancio. Di fatto così si realizza ciò che è vietato dalla legge, e cioè che per pagare debiti fuori bilancio vengano utilizzati mutui e quindi altri debiti, addirittura ultraventennali!» ha tuonato.
«Angarano-Attila, dopo aver dilapidato tutto ciò che gli hanno lasciato le precedenti amministrazioni (15 milioni di euro in cassa), ora ha già ipotecato e dilapidato il patrimonio e il futuro dei figli e dei nipoti della nostra Bisceglie» ha concluso l'ex sindaco Spina.
«In 12 anni di amministrazione avevamo contratto solo 500 mila euro di mutuo per dare l'erba sintetica al "Francesco Di Liddo"» ha spiegato il consigliere di minoranza. «Avevamo abbassato le tasse, consegnato circa 150 opere pubbliche e lasciato in cassa 15 milioni di euro. In soli due anni Angarano ha azzerato i 15 milioni di euro, ha contratto mutui per circa 3 milioni di euro per coprire le buche della città e non ha realizzato neanche un'opera strutturale» ha aggiunto.
«Ma ora, con la delibera di giunta n° 105/2020, ha dato il colpo di grazia al futuro della nostra città. Avendo accumulato un centinaio di debiti fuori bilancio, che da circa due anni non vengono riconosciuti con buona pace della correttezza e su cui il giudizio delle competenti istituzioni rimane "sospeso", Angarano ha chiesto di non pagare (sospendendo) nei prossimi tre anni le rate dei mutui in corso, spalmandole nei 10 anni successivi alle originarie scadenze (fino al 2043)» ha evidenziato Spina.
«In tal modo, i mutui che erano destinati per legge agli investimenti, vengono artificiosamente utilizzati (recuperando per spese correnti la sorte capitale già in bilancio a titolo di rata annuale di mutuo che non verrà più erogata) per finanziare di fatto il pagamento dei debiti fuori bilancio. Di fatto così si realizza ciò che è vietato dalla legge, e cioè che per pagare debiti fuori bilancio vengano utilizzati mutui e quindi altri debiti, addirittura ultraventennali!» ha tuonato.
«Angarano-Attila, dopo aver dilapidato tutto ciò che gli hanno lasciato le precedenti amministrazioni (15 milioni di euro in cassa), ora ha già ipotecato e dilapidato il patrimonio e il futuro dei figli e dei nipoti della nostra Bisceglie» ha concluso l'ex sindaco Spina.