Anniversario morte Falcone, Angarano: «Grande segno di riconoscenza»
Il Sindaco: «Lui e altri ammirevoli Servitori dello Stato hanno tracciato la strada maestra per un futuro migliore»
Sempre in quel drammatico 1992, meno di due mesi dopo, il 19 luglio, l'attentato mafioso in via D'Amelio in cui fu assassinato il magistrato Paolo Borsellino con gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Oggi e sempre è forte in noi il senso di riconoscenza verso questi gradi Uomini che hanno sacrificato il bene più prezioso, quello della vita, per difendere la legalità, la libertà e la democrazia, per spronare il Paese a rialzare la testa dinanzi alla mafia, con coraggio e senso del dovere. Tra loro c'è il nostro Concittadino Sergio Cosmai, assassinato dalla ndrangheta perché riportò il rispetto delle regole nel carcere di Cosenza, dove spadroneggiavano i clan.
Con il loro esempio, questi ammirevoli Servitori dello Stato, hanno tracciato la strada maestra per un futuro migliore, a noi il compito di seguirla e trasmettere ai nostri giovani il valore di stare dalla parte del bene.
«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini». Giovanni Falcone.