Attualità
"Apri", progetto di accoglienza della Caritas a 14 bambini ucraini
L'appello nei confronti dei biscegliesi per ospitare i profughi e donare beni di prima necessità
Bisceglie - lunedì 11 luglio 2022
10.26
La Caritas di Bisceglie, utilizzando il contributo dell'8 per mille, ha accolto 14 bambini e ragazzi nel Campus estivo di I Care con attività ludico creative. L'iniziativa cominciata ed è stata inaugurata nei giorni scorsi, alla presenza dell'assessore ai servizi sociali Roberta Rigante, del referente cittadino Sergio Ruggieri e del professor Carmine Panico, presidente della cooperativa "Mi stai a cuore".
Prima dello scoppio della guerra sono stati 75 i nuclei familiari ucraini censiti, ora il numero è praticamente raddoppiato: «L'amministrazione comunale ha attivato un coordinamento con tutte le forze in campo, in primis col corso di alfabetizzazione della lingua italiana organizzato dal dottor Mauro De Cillis. Tutte le ludoteche e le associazioni sportive hanno dato un contributo fattivo nei loro ambiti. Un giovane è stato accolto dall'associazione Baywatch per l'assistenza sulle spiagge. Inoltre abbiamo emanato un avviso pubblico per raccogliere la disponibilità di famiglie biscegliesi ad accogliere ucraini senza alloggio: è questa la grossa emergenza attuale a cui si deve rispondere» ha dichiarato l'assessore alle politiche sociali.
Sono oltre 150 gli ucraini seguiti dalla Caritas, sia coi pasti e gli alimenti freschi tramite RecuperiAmoci, sia con quanto serve per abbigliamento quotidiano e biancheria attraverso l'Emporio ecosolidale, sia con l'ospitalità anche nei locali di Casa Barbiana offerta a sedici persone. «Ci sono ancora casi di famiglie con bambini piccoli senza un posto fisso dove stare. Ciò non permette neppure di mettersi alla ricerca di un lavoro» ha affermato la mediatrice culturale Marina Dobryden.
L'appello rivolto ai biscegliese è di continuare a non far mancare il loro contributo in ogni emergenza: «Chiunque abbia la possibilità di ospitare i profughi o di procurare alimenti o beni di prima necessità può rivolgersi al centro cittadino nell'ex convento dei cappuccini (via professor Mauro Terlizzi, 24) tutti i giorni tranne la domenica o può contattare Sergio al 3356373728 o Antonio al 3405671370» è quanto sottolineato nella nota.
Prima dello scoppio della guerra sono stati 75 i nuclei familiari ucraini censiti, ora il numero è praticamente raddoppiato: «L'amministrazione comunale ha attivato un coordinamento con tutte le forze in campo, in primis col corso di alfabetizzazione della lingua italiana organizzato dal dottor Mauro De Cillis. Tutte le ludoteche e le associazioni sportive hanno dato un contributo fattivo nei loro ambiti. Un giovane è stato accolto dall'associazione Baywatch per l'assistenza sulle spiagge. Inoltre abbiamo emanato un avviso pubblico per raccogliere la disponibilità di famiglie biscegliesi ad accogliere ucraini senza alloggio: è questa la grossa emergenza attuale a cui si deve rispondere» ha dichiarato l'assessore alle politiche sociali.
Sono oltre 150 gli ucraini seguiti dalla Caritas, sia coi pasti e gli alimenti freschi tramite RecuperiAmoci, sia con quanto serve per abbigliamento quotidiano e biancheria attraverso l'Emporio ecosolidale, sia con l'ospitalità anche nei locali di Casa Barbiana offerta a sedici persone. «Ci sono ancora casi di famiglie con bambini piccoli senza un posto fisso dove stare. Ciò non permette neppure di mettersi alla ricerca di un lavoro» ha affermato la mediatrice culturale Marina Dobryden.
L'appello rivolto ai biscegliese è di continuare a non far mancare il loro contributo in ogni emergenza: «Chiunque abbia la possibilità di ospitare i profughi o di procurare alimenti o beni di prima necessità può rivolgersi al centro cittadino nell'ex convento dei cappuccini (via professor Mauro Terlizzi, 24) tutti i giorni tranne la domenica o può contattare Sergio al 3356373728 o Antonio al 3405671370» è quanto sottolineato nella nota.