Politica
Assistenti civici, Spina: «Idea insensata»
«Chi ha amministrato anche un condominio sa cosa significa creare una fazione che controlli gli altri consociati»
Italia - lunedì 25 maggio 2020
13.32
Gli assistenti civici sembrano non piacere a tutti. La proposta formalizzata congiuntamente dal ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e dal presidente dell'Anci Antonio Decaro di reclutare 60 mila persone per supportare le attività dei Comuni (link all'articolo) ha trovato, fra le altre, la contrarietà del primo cittadino di Giovinazzo Tommaso Depalma, che non ha risparmiato critiche al biscegliese Boccia (link all'articolo).
Al coro delle critiche si è aggiunto anche l'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina: «Non sarei intervenuto per rispetto al mio concittadino ma creare e arruolare una "milizia' comunale tra i disoccupati della città (senza formalizzare il tutto con un contratto e con una copertura assicurativa) costituisce la cosa più... insensata, e uso un eufemismo, che si potesse fare.
Chi ha amministrato anche un condominio conosce che significa creare una fazione che controlli gli altri consociati. A meno che il Governo più reazionario della storia repubblicana abbia in mente qualcos'altro dopo le deroghe applicare alle consulenze, al codice degli appalti e alle limitazioni delle libertà personali fatte a colpi di decreto».
Al coro delle critiche si è aggiunto anche l'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina: «Non sarei intervenuto per rispetto al mio concittadino ma creare e arruolare una "milizia' comunale tra i disoccupati della città (senza formalizzare il tutto con un contratto e con una copertura assicurativa) costituisce la cosa più... insensata, e uso un eufemismo, che si potesse fare.
Chi ha amministrato anche un condominio conosce che significa creare una fazione che controlli gli altri consociati. A meno che il Governo più reazionario della storia repubblicana abbia in mente qualcos'altro dopo le deroghe applicare alle consulenze, al codice degli appalti e alle limitazioni delle libertà personali fatte a colpi di decreto».