
Cultura
“Benvenuti in casa Esposito" conquista il Politeama di Bisceglie tra vicende esilaranti e lezioni etiche
Giovanni Esposito e Nunzia Schiano portano in scena la celebre commedia teatrale tratta dall’omonimo romanzo di Pino Imperatore
Bisceglie - venerdì 21 marzo 2025
11.30
Giovedì 20 marzo, il Teatro Politeama ha ospitato "Benvenuti in casa Esposito", una commedia scritta da Pino Imperatore, Paolo Caiazzo e Alessandro Siani, quest'ultimo anche alla regia. Sul palco, Giovanni Esposito e Nunzia Schiano, affiancati da un cast di talento, hanno saputo rappresentare con toni ironici e caricaturali le molteplici sfaccettature della malavita napoletana.
Il protagonista, Tonino Esposito, è un camorrista maldestro che cerca disperatamente di seguire le orme del padre Gennaro, ex boss del quartiere, eseguendo a fatica gli ordini del capoclan Pietro De Luca, detto O'Tarramoto. La sua inettitudine, però, lo conduce inevitabilmente a una serie di situazioni disastrose.
Le suggestive immagini di Napoli proposte in apertura, accompagnate dalla voce della giovane Tina, figlia di Tonino e Patrizia, offrono un significativo spunto di riflessione sulla necessità di spezzare il ciclo della criminalità e costruire un futuro diverso.
Tormentato da tutti, Tonino trova conforto nell'antico Cimitero delle Fontanelle, dove dialoga con il teschio del Capitano spagnolo. Questo scambio, carico di ironia e saggezza, diventa per lui l'occasione per riesaminare le proprie scelte e considerare una vita alternativa lontana dalla criminalità.
L'umorismo, le risate contagiose e le situazioni paradossali alleggeriscono la narrazione, offrendo nuove prospettive e stimolando la riflessione. Tra giochi di luce e una scenografia ricca di dettagli e originalità, lo spettacolo trasmette un messaggio profondo: solo abbracciando la libertà e rompendo il silenzio dell'omertà si può riscrivere il proprio destino. Un invito al cambiamento che arriva dritto al cuore del pubblico.
Il protagonista, Tonino Esposito, è un camorrista maldestro che cerca disperatamente di seguire le orme del padre Gennaro, ex boss del quartiere, eseguendo a fatica gli ordini del capoclan Pietro De Luca, detto O'Tarramoto. La sua inettitudine, però, lo conduce inevitabilmente a una serie di situazioni disastrose.
Le suggestive immagini di Napoli proposte in apertura, accompagnate dalla voce della giovane Tina, figlia di Tonino e Patrizia, offrono un significativo spunto di riflessione sulla necessità di spezzare il ciclo della criminalità e costruire un futuro diverso.
Tormentato da tutti, Tonino trova conforto nell'antico Cimitero delle Fontanelle, dove dialoga con il teschio del Capitano spagnolo. Questo scambio, carico di ironia e saggezza, diventa per lui l'occasione per riesaminare le proprie scelte e considerare una vita alternativa lontana dalla criminalità.
L'umorismo, le risate contagiose e le situazioni paradossali alleggeriscono la narrazione, offrendo nuove prospettive e stimolando la riflessione. Tra giochi di luce e una scenografia ricca di dettagli e originalità, lo spettacolo trasmette un messaggio profondo: solo abbracciando la libertà e rompendo il silenzio dell'omertà si può riscrivere il proprio destino. Un invito al cambiamento che arriva dritto al cuore del pubblico.