Politica
Bilancio annullato, Angarano contrattacca: «Opposizioni irresponsabili»
Il sindaco: «Non hanno mai accettato l'esito del voto. Ora spieghino ai biscegliesi il rallentamento di diverse attività»
Bisceglie - giovedì 21 novembre 2019
12.39
Angelantonio Angarano non ci sta e contrattacca le opposizioni. Il sindaco di Bisceglie, nel corso della conferenza stampa convocata nella sala consiliare di Palazzo San Domenico giovedì 21 novembre, ha stigmatizzato l'atteggiamento delle minoranze, il cui ricorso al Tar in merito all'approvazione del bilancio di previsione è stato accolto con sentenza emessa lunedì 18.
«Non hanno mai accettato l'esito del voto che li ha sconfitti» ha tuonato il primo cittadino, alzando per la prima volta i toni della polemica da quando ricopre l'incarico. «La loro violenza verbale è inaudita: le ingiurie, le accuse, le volgarità, specie sui social, hanno come unico obiettivo quello di provocare lo scioglimento del consiglio perché credono di poter tornare a occupare le poltrone» ha aggiunto Angarano, attorniato da gran parte dei componenti della maggioranza e della giunta.
«Ci vorrebbe un maggiore senso di responsabilità e collaborazione da parte di tutti: quand'ero all'opposizione non ho mai presentato ricorsi al Tar per rimarcare alcune criticità dell'azione amministrativa di chi mi ha preceduto» ha sottolineato il sindaco.
«Il consigliere Spina e i suoi nuovi seguaci» come li ha definiti Angarano «spiegassero adesso ai commercianti per quale motivo saremo costretti a rallentare le attività previste per Natale; spiegassero ai biscegliesi perché rischieremo di non assegnare le premialità per il fitto casa e i contributi ai cittadini indigenti».
Sulla procedura amministrativa: «Rispettiamo la decisione del Tar ma al tempo stesso valutiamo la possibilità di un appello al Consiglio di Stato per accertare la correttezza del nostro operato. Quanto agli atti, li riporteremo tutti all'esame della massima assise cittadina: abbiamo già comunicato questa volontà alla Prefettura. L'esito della vicenda è scontato: lo scioglimento del consiglio comunale evocato dalle minoranze è irreale».
Angarano è entrato a gamba tesa su Spina: «Non accetto lezioni di capacità amministrativa da chi ha fatto debiti fuori bilancio, collezionato sentenze della Corte dei conti, triplicato il costo della Tari e introdotto il sistema dei mastelli ma, soprattutto, ha smesso di fare il sindaco per rivendicare un credito nei confronti del comune risalente a più di dieci anni».
Riguardo il passaggio della sentenza del Tar nel quale è censurato il comportamento del segretario generale, il primo cittadino ha confermato la massima fiducia nei suoi confronti: «Mi assumo io la piena responsabilità di quanto accaduto. Dovremo cercare di prevenire alcune situazioni: è vero che i nostri regolamenti non prescrivono tempi specifici per la discussione di alcuni temi e andrebbero cambiati per renderli uniformi a queste pronunce. La nostra azione amministrativa proseguirà spedita» ha concluso Angelantonio Angarano.
«Non hanno mai accettato l'esito del voto che li ha sconfitti» ha tuonato il primo cittadino, alzando per la prima volta i toni della polemica da quando ricopre l'incarico. «La loro violenza verbale è inaudita: le ingiurie, le accuse, le volgarità, specie sui social, hanno come unico obiettivo quello di provocare lo scioglimento del consiglio perché credono di poter tornare a occupare le poltrone» ha aggiunto Angarano, attorniato da gran parte dei componenti della maggioranza e della giunta.
«Ci vorrebbe un maggiore senso di responsabilità e collaborazione da parte di tutti: quand'ero all'opposizione non ho mai presentato ricorsi al Tar per rimarcare alcune criticità dell'azione amministrativa di chi mi ha preceduto» ha sottolineato il sindaco.
«Il consigliere Spina e i suoi nuovi seguaci» come li ha definiti Angarano «spiegassero adesso ai commercianti per quale motivo saremo costretti a rallentare le attività previste per Natale; spiegassero ai biscegliesi perché rischieremo di non assegnare le premialità per il fitto casa e i contributi ai cittadini indigenti».
Sulla procedura amministrativa: «Rispettiamo la decisione del Tar ma al tempo stesso valutiamo la possibilità di un appello al Consiglio di Stato per accertare la correttezza del nostro operato. Quanto agli atti, li riporteremo tutti all'esame della massima assise cittadina: abbiamo già comunicato questa volontà alla Prefettura. L'esito della vicenda è scontato: lo scioglimento del consiglio comunale evocato dalle minoranze è irreale».
Angarano è entrato a gamba tesa su Spina: «Non accetto lezioni di capacità amministrativa da chi ha fatto debiti fuori bilancio, collezionato sentenze della Corte dei conti, triplicato il costo della Tari e introdotto il sistema dei mastelli ma, soprattutto, ha smesso di fare il sindaco per rivendicare un credito nei confronti del comune risalente a più di dieci anni».
Riguardo il passaggio della sentenza del Tar nel quale è censurato il comportamento del segretario generale, il primo cittadino ha confermato la massima fiducia nei suoi confronti: «Mi assumo io la piena responsabilità di quanto accaduto. Dovremo cercare di prevenire alcune situazioni: è vero che i nostri regolamenti non prescrivono tempi specifici per la discussione di alcuni temi e andrebbero cambiati per renderli uniformi a queste pronunce. La nostra azione amministrativa proseguirà spedita» ha concluso Angelantonio Angarano.