Scuola
Bisceglie aderisce al progetto di sicurezza "Sima"
L'obiettivo è controllare l'areazione nelle scuole per conoscere e ridurre il rischio di trasmissione del contagio
Puglia - sabato 30 gennaio 2021
17.15
Parte il progetto pilota "Misuriamo la CO2 a scuola" della società italiana di medicina ambientale (Sima) dalla Regione Puglia. L'obiettivo è controllare l'areazione in classe per conoscere e ridurre il rischio di trasmissione del Covid-19, attraverso la concentrazione dell'anidride carbonica.
In questi ultimi mesi è stato, infatti, verificato che il virus si trasmette maggiormente in ambienti indoor, che devono essere pertanto opportunamente aerati e purificati. Un modo facile ed a basso costo è misurare la quantità di CO2: maggiore è la sua concentrazione e più alto è il potenziale rischio di contagio, in quanto l'aria presente nell'ambiente potrà essere respirata più volte dai diversi individui che lo occupano. A tale scopo, il sistema di monitoraggio continuo della qualità dell'aria indoor è un vero e proprio sistema di sicurezza per la salute delle persone. Promuovere un'ottimale qualità dell'aria in un'aula scolastica, oltre a garantire il pieno benessere psico-fisico di studenti, docenti e collaboratori scolastici, favorisce anche un migliore rendimento degli alunni.
Nel progetto pilota sono coinvolti dodici istituti del territorio pugliese, tra cui la scuola secondaria di primo grado "Riccardo Monterisi" di Bisceglie. Fondamentale, per l'avvio dell'iniziativa, è stata la collaborazione con le amministrazioni comunali di Taranto, Bari, Bisceglie e Foggia e con le dirigenze scolastiche dei plessi coinvolti.
Il progetto, coordinato dal professor Gianluigi De Gennaro, chimico dell'ambiente dell'Università di Bari, consentirà di istruire dirigenti e insegnanti a verificare l'efficacia dei protocolli Sima e ad attivare azioni tempestive semplicemente controllando la concentrazione di CO2. Grazie al suo monitoraggio in continuo sarà possibile classificare le aule in quattro categorie di rischio nelle differenti condizioni di utilizzo (numero di occupanti). Tale classificazione è indispensabile per comprendere quali siano le aule dove è sufficiente protocollare l'apertura di porte e/o di finestre e dove invece risulta indispensabile dotare gli ambienti di sistemi di purificazione o di ventilazione. Tutti i parametri rilevati confluiranno in una apposita app o web application, in cui si potranno leggere in tempo reale i dati acquisiti, disporre dello storico, compiere analisi e valutare gli effetti della tecnologia messa in campo.
«Siamo lieti che il progetto pilota comprenda anche la nostra città perché, grazie a metodi e apparecchiature tecnologicamente avanzate, è teso al monitoraggio dell'aria e, in generale, al miglioramento della salubrità degli ambienti, anche in funzione dell'emergenza Covid. È nostra priorità, infatti, essere attenti al miglioramento della qualità della vita degli studenti e della comunità scolastica» ha dichiarato il Sindaco Angelantonio Angarano.
In questi ultimi mesi è stato, infatti, verificato che il virus si trasmette maggiormente in ambienti indoor, che devono essere pertanto opportunamente aerati e purificati. Un modo facile ed a basso costo è misurare la quantità di CO2: maggiore è la sua concentrazione e più alto è il potenziale rischio di contagio, in quanto l'aria presente nell'ambiente potrà essere respirata più volte dai diversi individui che lo occupano. A tale scopo, il sistema di monitoraggio continuo della qualità dell'aria indoor è un vero e proprio sistema di sicurezza per la salute delle persone. Promuovere un'ottimale qualità dell'aria in un'aula scolastica, oltre a garantire il pieno benessere psico-fisico di studenti, docenti e collaboratori scolastici, favorisce anche un migliore rendimento degli alunni.
Nel progetto pilota sono coinvolti dodici istituti del territorio pugliese, tra cui la scuola secondaria di primo grado "Riccardo Monterisi" di Bisceglie. Fondamentale, per l'avvio dell'iniziativa, è stata la collaborazione con le amministrazioni comunali di Taranto, Bari, Bisceglie e Foggia e con le dirigenze scolastiche dei plessi coinvolti.
Il progetto, coordinato dal professor Gianluigi De Gennaro, chimico dell'ambiente dell'Università di Bari, consentirà di istruire dirigenti e insegnanti a verificare l'efficacia dei protocolli Sima e ad attivare azioni tempestive semplicemente controllando la concentrazione di CO2. Grazie al suo monitoraggio in continuo sarà possibile classificare le aule in quattro categorie di rischio nelle differenti condizioni di utilizzo (numero di occupanti). Tale classificazione è indispensabile per comprendere quali siano le aule dove è sufficiente protocollare l'apertura di porte e/o di finestre e dove invece risulta indispensabile dotare gli ambienti di sistemi di purificazione o di ventilazione. Tutti i parametri rilevati confluiranno in una apposita app o web application, in cui si potranno leggere in tempo reale i dati acquisiti, disporre dello storico, compiere analisi e valutare gli effetti della tecnologia messa in campo.
«Siamo lieti che il progetto pilota comprenda anche la nostra città perché, grazie a metodi e apparecchiature tecnologicamente avanzate, è teso al monitoraggio dell'aria e, in generale, al miglioramento della salubrità degli ambienti, anche in funzione dell'emergenza Covid. È nostra priorità, infatti, essere attenti al miglioramento della qualità della vita degli studenti e della comunità scolastica» ha dichiarato il Sindaco Angelantonio Angarano.