
Attualità
Bisceglie, al via un innovativo studio universitario per il Centro Storico e il Verde pubblico
Martedì 25 marzo alle 10.00 nella Sala Consiliare di Palazzo di Città la presentazione del progetto sottoscritto da Comune e CRIAT
Bisceglie - sabato 22 marzo 2025
09.05
Un'opportunità unica per il Comune di Bisceglie, un investimento per il futuro della Città e del Centro storico. Martedì 25 marzo alle 10.00, nella Sala Consiliare 'Giovanni Battista Bruni' di Palazzo di Città, il Comune di Bisceglie e il CRIAT - Centro di Ricerca Interuniversitario per l'Analisi del Territorio presentano un importante progetto di studio in ambito urbanistico. Un progetto nato con l'obiettivo di contribuire a scrivere il futuro della Città, attraverso l'analisi dell'evoluzione del Centro storico e del Verde pubblico.
Previsti gli interventi di Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, Antonio Leone, Direttore del CRIAT e Ordinario di Tecnica urbanistica presso l'Università del Salento, Angela Barbanente, Vice Direttore del CRIAT Ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica presso il Politecnico di Bari, Dino Borri, Docente emerito presso il Politecnico di Bari, Biagio Salvemini, già Direttore del CRIAT, e Giacomo Losapio, Dirigente Ripartizione tecnica del Comune di Bisceglie.
Nel dettaglio, il CRIAT effettuerà uno studio su due ambiti specifici. Il primo riguarda l'analisi dell'evoluzione storica e dell'assetto urbanistico del Centro storico di Bisceglie per la tutela e la valorizzazione del patrimonio edilizio della specifica zona. L'obiettivo è incrementare la qualità degli immobili, contrastare la povertà abitativa, rafforzare l'immagine della città attraverso la salvaguardia dei caratteri storici, morfologici e architettonici peculiari del Centro storico.
Lo studio comprende anche il censimento degli spazi verdi, pubblici e privati, corredato dalla proposta di strategie per mantenere, valorizzare ed espandere dette aree, incrementandone la funzionalità rispetto alla fruizione dei cittadini, al raccordo alla rete ecologica regionale, ad esplicitare ed ottimizzare i servizi ecosistemici forniti.
Il CRIAT si è costituito nel marzo 2009 sulla base di una convenzione sottoscritta dai rettori delle quattro università pubbliche pugliesi: l'Università "Aldo Moro" di Bari, l'Università del Salento, il Politecnico di Bari e l'Università di Foggia. Il suo obiettivo di fondo è quello di mobilitare la vasta congerie di saperi specialistici che hanno per oggetto il territorio – saperi storici, geografici, archeologici, urbanistici, architettonici, paesaggistici, ecologici – a fini di conoscenza e, al tempo stesso, di conservazione, programmazione, gestione dello spazio umanizzato.
Previsti gli interventi di Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, Antonio Leone, Direttore del CRIAT e Ordinario di Tecnica urbanistica presso l'Università del Salento, Angela Barbanente, Vice Direttore del CRIAT Ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica presso il Politecnico di Bari, Dino Borri, Docente emerito presso il Politecnico di Bari, Biagio Salvemini, già Direttore del CRIAT, e Giacomo Losapio, Dirigente Ripartizione tecnica del Comune di Bisceglie.
Nel dettaglio, il CRIAT effettuerà uno studio su due ambiti specifici. Il primo riguarda l'analisi dell'evoluzione storica e dell'assetto urbanistico del Centro storico di Bisceglie per la tutela e la valorizzazione del patrimonio edilizio della specifica zona. L'obiettivo è incrementare la qualità degli immobili, contrastare la povertà abitativa, rafforzare l'immagine della città attraverso la salvaguardia dei caratteri storici, morfologici e architettonici peculiari del Centro storico.
Lo studio comprende anche il censimento degli spazi verdi, pubblici e privati, corredato dalla proposta di strategie per mantenere, valorizzare ed espandere dette aree, incrementandone la funzionalità rispetto alla fruizione dei cittadini, al raccordo alla rete ecologica regionale, ad esplicitare ed ottimizzare i servizi ecosistemici forniti.
Il CRIAT si è costituito nel marzo 2009 sulla base di una convenzione sottoscritta dai rettori delle quattro università pubbliche pugliesi: l'Università "Aldo Moro" di Bari, l'Università del Salento, il Politecnico di Bari e l'Università di Foggia. Il suo obiettivo di fondo è quello di mobilitare la vasta congerie di saperi specialistici che hanno per oggetto il territorio – saperi storici, geografici, archeologici, urbanistici, architettonici, paesaggistici, ecologici – a fini di conoscenza e, al tempo stesso, di conservazione, programmazione, gestione dello spazio umanizzato.