
Attualità
Bisceglie celebra l'80° anniversario della Liberazione - LE FOTO
Corteo per le vie del centro cittadino con la deposizione delle corone di alloro
Bisceglie - venerdì 25 aprile 2025
17.34
Una mattinata intensa di emozione e partecipazione ha segnato le celebrazioni del 25 aprile a Bisceglie, in occasione dell'80° anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. L'iniziativa è stata promossa dall'Amministrazione comunale, in collaborazione con le sezioni locali delle associazioni combattentistiche e d'arma e dal comitato cittadino "80 voglia di libertà", con il consueto corteo commemorativo attraverso le tappe simbolo della memoria democratica biscegliese.
Il corteo è partito da Palazzo di Città, con una prima sosta alla lapide del Milite Ignoto. Il percorso è proseguito con la tappa presso il busto dedicato a Vincenzo Calace, figura storica dell'antifascismo biscegliese, quindi alla stele che ricorda Giacomo Matteotti, martire della libertà e della democrazia. L'ultima tappa si è svolta al Monumento ai Caduti, dove si è conclusa la cerimonia con la deposizione delle corone e gli interventi ufficiali.
«Celebrare il 25 aprile significa anche fare memoria attiva, significa guardare ai giovani e dire loro che la libertà non si eredita, si conquista ogni giorno. Si difende con la cultura, con la partecipazione, con la cura delle parole e delle istituzioni. Con la capacità di riconoscere i rigurgiti dell'odio e del razzismo, e di dire con fermezza: mai più» le parole del sindaco, Angelantonio Angarano.
Il corteo è partito da Palazzo di Città, con una prima sosta alla lapide del Milite Ignoto. Il percorso è proseguito con la tappa presso il busto dedicato a Vincenzo Calace, figura storica dell'antifascismo biscegliese, quindi alla stele che ricorda Giacomo Matteotti, martire della libertà e della democrazia. L'ultima tappa si è svolta al Monumento ai Caduti, dove si è conclusa la cerimonia con la deposizione delle corone e gli interventi ufficiali.
«Celebrare il 25 aprile significa anche fare memoria attiva, significa guardare ai giovani e dire loro che la libertà non si eredita, si conquista ogni giorno. Si difende con la cultura, con la partecipazione, con la cura delle parole e delle istituzioni. Con la capacità di riconoscere i rigurgiti dell'odio e del razzismo, e di dire con fermezza: mai più» le parole del sindaco, Angelantonio Angarano.