Attualità
Bisceglie è covid free
Il Sindaco Angarano: «Guarito anche l'ultimo cittadino che era rimasto positivo»
Bisceglie - lunedì 27 luglio 2020
14.14
La notizia è stata annunciata dal Sindaco Angelantonio Angarano, nel primo pomeriggio di lunedì 27 luglio. Bisceglie è ufficialmente un Comune covid free: guarito anche l'ultimo cittadino che era rimasto positivo al Coronavirus.
«Abbiamo vissuto mesi delicati, intensi. Abbiamo temuto umanamente per noi e soprattutto per i nostri cari. Da sindaco, come potete immaginare, ho sentito ancor più forte la responsabilità di tutelare la Comunità da un nemico sconosciuto, imprevedibile e subdolo, nella peggiore emergenza che ha scosso la nostra nazione nel secondo dopoguerra. Chiedervi di restare a casa, vedere i nostri commercianti non aprire le loro attività, costringere i nostri bimbi e ragazzi a non andare a scuola, è indescrivibile» ha dichiarato il primo cittadino.
«Vedere la nostra città deserta durante il lockdown è stato doloroso. Non dimenticherò mai via Aldo Moro, la nostra piazza Vittorio Emanuele, le vie centrali completamente vuote, avvolte in un silenzio assordante. Ma anche nei momenti più difficili non abbiamo mai perso la speranza e abbiamo lavorato giorno e notte con un solo pensiero: proteggere la popolazione e uscire dallemergenza. Il nostro compito era ancora più difficile perché, come tutti sapete, il nostro ospedale è stato completamente dedicato al Covid e un'altra struttura è stata convertita alla cura del Covid all'interno dell'Opera Don Uva. In Puglia forse siamo stati l'unica Città che ha ospitato due poli deputati al Coronavirus. Oltre alle Residenze Sanitarie assistenziali (Rsa) presenti sul territorio comunale. Ciò ha comportato inevitabilmente un potenziale rischio decisamente superiore alla media. Per questo abbiamo fatto continui richiami al senso di responsabilità, a volte anche con durezza. E, insieme, siamo andati avanti. Certo, c'è stato anche chi non ha voluto adattarsi, ma si è trattato di una minoranza di incoscienti. Bisceglie ha dimostrato di essere una Comunità seria e responsabile. E per questo vi ringrazio» ha aggiunto.
«E ringrazio tutti coloro che sono stati in prima linea nell'affrontare questa emergenza difficilissima. Tutti gli operatori sanitari, le autorità sanitarie, la Prefettura di Barletta-Andria-Trani che ha coordinato la gestione dell'emergenza, le forze dell'ordine, i volontari di Protezione Civile, i cittadini che hanno aiutato in qualsiasi forma chi ne aveva bisogno, tutti coloro che hanno fatto sacrifici enormi in questo periodo difficile. E un pensiero commosso lo rivolgiamo a chi ha perso i propri cari nel nostro territorio e in tutta Italia» ha sottolineato.
«L'emergenza sociale ed economica purtroppo continua, ma noi stiamo lavorando con tutte le nostre energie per sostenere chi è in difficoltà. Non dimentichiamoci che il virus non è sconfitto. I dati di questi giorni lo dimostrano. Per questo dobbiamo essere ancora cauti e attenti. Vi chiedo di rispettare le regole per il bene di tutti, di essere attenti al distanziamento sociale e di indossare la mascherina nei luoghi chiusi. Non corriamo il rischio di far riprendere piede al Covid. Andiamo avanti insieme perché solo così, con lo stesso spirito di unità e coesione che ci ha animato nei momenti difficili, possiamo ripartire e tornare a correre» ha concluso Angarano.
«Abbiamo vissuto mesi delicati, intensi. Abbiamo temuto umanamente per noi e soprattutto per i nostri cari. Da sindaco, come potete immaginare, ho sentito ancor più forte la responsabilità di tutelare la Comunità da un nemico sconosciuto, imprevedibile e subdolo, nella peggiore emergenza che ha scosso la nostra nazione nel secondo dopoguerra. Chiedervi di restare a casa, vedere i nostri commercianti non aprire le loro attività, costringere i nostri bimbi e ragazzi a non andare a scuola, è indescrivibile» ha dichiarato il primo cittadino.
«Vedere la nostra città deserta durante il lockdown è stato doloroso. Non dimenticherò mai via Aldo Moro, la nostra piazza Vittorio Emanuele, le vie centrali completamente vuote, avvolte in un silenzio assordante. Ma anche nei momenti più difficili non abbiamo mai perso la speranza e abbiamo lavorato giorno e notte con un solo pensiero: proteggere la popolazione e uscire dallemergenza. Il nostro compito era ancora più difficile perché, come tutti sapete, il nostro ospedale è stato completamente dedicato al Covid e un'altra struttura è stata convertita alla cura del Covid all'interno dell'Opera Don Uva. In Puglia forse siamo stati l'unica Città che ha ospitato due poli deputati al Coronavirus. Oltre alle Residenze Sanitarie assistenziali (Rsa) presenti sul territorio comunale. Ciò ha comportato inevitabilmente un potenziale rischio decisamente superiore alla media. Per questo abbiamo fatto continui richiami al senso di responsabilità, a volte anche con durezza. E, insieme, siamo andati avanti. Certo, c'è stato anche chi non ha voluto adattarsi, ma si è trattato di una minoranza di incoscienti. Bisceglie ha dimostrato di essere una Comunità seria e responsabile. E per questo vi ringrazio» ha aggiunto.
«E ringrazio tutti coloro che sono stati in prima linea nell'affrontare questa emergenza difficilissima. Tutti gli operatori sanitari, le autorità sanitarie, la Prefettura di Barletta-Andria-Trani che ha coordinato la gestione dell'emergenza, le forze dell'ordine, i volontari di Protezione Civile, i cittadini che hanno aiutato in qualsiasi forma chi ne aveva bisogno, tutti coloro che hanno fatto sacrifici enormi in questo periodo difficile. E un pensiero commosso lo rivolgiamo a chi ha perso i propri cari nel nostro territorio e in tutta Italia» ha sottolineato.
«L'emergenza sociale ed economica purtroppo continua, ma noi stiamo lavorando con tutte le nostre energie per sostenere chi è in difficoltà. Non dimentichiamoci che il virus non è sconfitto. I dati di questi giorni lo dimostrano. Per questo dobbiamo essere ancora cauti e attenti. Vi chiedo di rispettare le regole per il bene di tutti, di essere attenti al distanziamento sociale e di indossare la mascherina nei luoghi chiusi. Non corriamo il rischio di far riprendere piede al Covid. Andiamo avanti insieme perché solo così, con lo stesso spirito di unità e coesione che ci ha animato nei momenti difficili, possiamo ripartire e tornare a correre» ha concluso Angarano.