Attualità
Bisceglie d'amare: «Non opportuno destinare 29mila euro per le luminarie»
Il movimento: «Sarà un Natale diverso per i noti motivi di prevenzione del contagio»
Bisceglie - giovedì 3 dicembre 2020
«Ma era proprio il caso che quest'anno l'amministrazione comunale deliberasse di destinare 29mila euro di soldi pubblici per le luminarie natalizie o sarebbe stato opportuno farne altro uso, considerato il periodo molto particolare a causa della pandemia che stiamo vivendo particolarmente anche a Bisceglie?» con questo interrogativo è intervenuto il movimento politico Bisceglie d'amare.
«Tutti noi, cittadini di buon senso, sappiamo che sarà un Natale "diverso" per i noti motivi di prevenzione del contagio, a cui si deve aggiungere una situazione sociale ed economica molto precaria. A nostro modesto avviso poteva essere una occasione di dare un segno di svolta anche culturale oltre che dettata da motivi di opportunità!
Tante altre città hanno preferito quest'anno eliminare o ridurre questo impegno di spesa destinando al sociale le disponibilità risparmiate o, come attivato in altri Comuni, per esempio Mesagne, Foggia e Taranto, di concerto con le attività commerciali della città, è stata attivata una Christmas card destinata ai cittadini socialmente deboli che possono utilizzare le somme presso gli esercizi commerciali della città e, contemporaneamente, i commercianti si sono adoperati in proprio per allestire gli arredi simbolici del Natale nelle proprie attività e in prossimità degli stessi su aree pubbliche senza alcun onere per tale utilizzo.
Già per tempo era emersa una proposta in tal senso da parte di ex amministratore della città e del rappresentante politico del nostro movimento, ma è rimasta inascoltata e non considerata!».
«Noi siamo consapevoli le prossime festività dovranno essere vissute nel massimo rispetto delle norme anti-contagio: evitare assembramenti e aggregazioni oltre che prevenzione igienica personale, e che il Natale quest'anno lo dovremo vivere veramente in ristrettezza numerica e, purtroppo, anche sociale ed economica! Purtroppo a Bisceglie chi dovrebbe dare l'esempio e, possibilmente, guidare un cambiamento culturale non la pensa allo stesso modo o… non lo pensa proprio» hanno concluso i membri del movimento.
«Tutti noi, cittadini di buon senso, sappiamo che sarà un Natale "diverso" per i noti motivi di prevenzione del contagio, a cui si deve aggiungere una situazione sociale ed economica molto precaria. A nostro modesto avviso poteva essere una occasione di dare un segno di svolta anche culturale oltre che dettata da motivi di opportunità!
Tante altre città hanno preferito quest'anno eliminare o ridurre questo impegno di spesa destinando al sociale le disponibilità risparmiate o, come attivato in altri Comuni, per esempio Mesagne, Foggia e Taranto, di concerto con le attività commerciali della città, è stata attivata una Christmas card destinata ai cittadini socialmente deboli che possono utilizzare le somme presso gli esercizi commerciali della città e, contemporaneamente, i commercianti si sono adoperati in proprio per allestire gli arredi simbolici del Natale nelle proprie attività e in prossimità degli stessi su aree pubbliche senza alcun onere per tale utilizzo.
Già per tempo era emersa una proposta in tal senso da parte di ex amministratore della città e del rappresentante politico del nostro movimento, ma è rimasta inascoltata e non considerata!».
«Noi siamo consapevoli le prossime festività dovranno essere vissute nel massimo rispetto delle norme anti-contagio: evitare assembramenti e aggregazioni oltre che prevenzione igienica personale, e che il Natale quest'anno lo dovremo vivere veramente in ristrettezza numerica e, purtroppo, anche sociale ed economica! Purtroppo a Bisceglie chi dovrebbe dare l'esempio e, possibilmente, guidare un cambiamento culturale non la pensa allo stesso modo o… non lo pensa proprio» hanno concluso i membri del movimento.