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Cronaca
Bisceglie e Bat, cresce l'allarme per il rischio di "sequestri lampo"
Tre casi sospetti segnalati nelle ultime settimane sul territorio provinciale. Forze dell'ordine al lavoro
Bisceglie - mercoledì 17 novembre 2021
13.49
Una modalità criminale finora poco impiegata a queste latitudini, se si escludono gli episodi a danno dei conducenti di alcuni mezzi pesanti. Sarebbero almeno due le bande organizzate in azione in questo periodo, sul territorio di Bisceglie e della Bat in generale, con l'obiettivo di mettere a segno sequestri lampo di imprenditori finalizzati a ottenere un rapido riscatto in denaro.
Sarebbero già tre i casi sospetti segnalati in queste ultime settimane, l'ultimo dei quali tra Bisceglie e Andria. La prontezza di riflessi delle potenziali vittime ha consentito di scongiurare quei tentativi. Le attenzioni delle forze dell'ordine sono rivolte alla ricostruzione del modus operandi di questi gruppi, che agirebbero in maniera molto simile alle dinamiche utilizzate per rapinare i tir: dalla scelta delle ore serali e notturne alla ricerl di strade poco trafficate, la "tecnica" è di quelle che lasciano poco spazio all'immaginazione.
Le indagini, avviate da tempo, si avvalgono dell'analisi dei movimenti, delle immagini di videosorveglianza acquisite dalle telecamere e delle preziose testimonianze di chi è rimasto coinvolto, suo malgrado, in questo tipo di vicende. Due precedenti simili risalgono al 2012 e al 2013, quando altrettanti imprenditori andriesi furono sequestrati e rilasciati nel breve volgere di poche ore.
La riorganizzazione dei ranghi della criminalità e delle mafie sul territorio biscegliese e della Bat è un processo continuo che emerge prepotentemente alla luce del sole, come ha più volte sottolineato Renato Nitti, procuratore della repubblica di Trani. I Comandi Provinciali da poco istituiti necessitano di corpose integrazioni in termini di organico per meglio gestire la complessa situazione sul territorio e fronteggiare un'escalation che altrimenti rischia di far cadere alcune delle più produttive città pugliesi in un terribile vortice malavitoso.
Sarebbero già tre i casi sospetti segnalati in queste ultime settimane, l'ultimo dei quali tra Bisceglie e Andria. La prontezza di riflessi delle potenziali vittime ha consentito di scongiurare quei tentativi. Le attenzioni delle forze dell'ordine sono rivolte alla ricostruzione del modus operandi di questi gruppi, che agirebbero in maniera molto simile alle dinamiche utilizzate per rapinare i tir: dalla scelta delle ore serali e notturne alla ricerl di strade poco trafficate, la "tecnica" è di quelle che lasciano poco spazio all'immaginazione.
Le indagini, avviate da tempo, si avvalgono dell'analisi dei movimenti, delle immagini di videosorveglianza acquisite dalle telecamere e delle preziose testimonianze di chi è rimasto coinvolto, suo malgrado, in questo tipo di vicende. Due precedenti simili risalgono al 2012 e al 2013, quando altrettanti imprenditori andriesi furono sequestrati e rilasciati nel breve volgere di poche ore.
La riorganizzazione dei ranghi della criminalità e delle mafie sul territorio biscegliese e della Bat è un processo continuo che emerge prepotentemente alla luce del sole, come ha più volte sottolineato Renato Nitti, procuratore della repubblica di Trani. I Comandi Provinciali da poco istituiti necessitano di corpose integrazioni in termini di organico per meglio gestire la complessa situazione sul territorio e fronteggiare un'escalation che altrimenti rischia di far cadere alcune delle più produttive città pugliesi in un terribile vortice malavitoso.